Sunday, May 15, 2011

Disabilità? Dove?

Che bella "guerra" (se posso chiamarla così) ho appena trovato in questa pagina...
e' incredibile vedere chi cerca di combattere e difendere i propri figli, il proprio IC, cercare di ammettere di aver fatto la scelta giusta, cercare di non pentirsi mai, neanche in futuro..Emotivamente vorrei urlare, dire smettetela, basta, nooo ecc.


Psicologicamente vorrei dire io sono felice di quello che ero, sono e sarò e nessuno mi deve dire quello che devo fare o non fare e non può giudicare se non conosci bene.


Io ho vissuto una piccola esperienza con la LIS...ho conosciuto molte persone sordomute, ho comunicato con loro, mi sono confrontata con loro. Alla fine mi sono detta...bhè in fondo una cosa in comune ce l'abbiamo cioè la sordità... sappiamo benissimo cosa è il silenzio e le nostre difficoltà da affrontate ogni giorno. Ma ognuno di noi proviene da una famiglia diversa, un paese diverso, una cultura diversa, una mentalità diversa, ognuno di noi nel cammino della vita avrà delle esperienze che insegnano, persone che interferiscono e tutto ciò portano a quello che diventiamo. Per quanto riguarda i nostri tempi... ormai sono tempi moderni dove si possono sfruttare le occasioni che la vita ci offre, in particolar modo le protesi e l'ic che facilitano la comunicazione e l'integrazione nella società.


Per chi odia l'ic, per chi preferisce il silenzio, per chi preferisce comunicare solo con la LIS è plausibile il loro comportamento, perchè provengono da altri tempi diciamo vecchi tempi dove non c'erano tutte queste opportunità, vengono da altre situazioni e non sanno come possiamo sentirci noi perchè non hanno mai provato. La LIS non è male come modo di comunicare, sarà divertente però quando si tratta di vivere a questo punto si preferisce mille volte la "normalità", parlare come lo fanno un miliardo di persone su questo mondo. Quanti è che conoscono la LIS? Pochi direi...e vedendo persone che ogni giorno si impiantano tra trent'anni è probabile che la LIS scomparirebbe.


Comunque sia non si tratta di fare l'ic o no, si tratta solo della propria vita, ed essere consapevoli di quello che facciamo e quello che subiremo,imparare ad accettare se stessi, convivere con il nostro problema e trovare il coraggio per alzarsi la mattina e proseguire tutti i santi giorni. Tutto questo ad un unico scopo: raggiungere la FELICITA'.


Inoltre se siete felici, e lo siano anche i vostri figli ridendo non pentitevene.
Come dice COCO CHANEL: "Non mi pento di nulla eccetto le cose che non ho fatto."

-Clelia (Chanel)