Sono appena tornata dal Congresso FIMP dove abbiamo avuto la nostra sessione della Rete Audiologica FIMP. La sala era piena e gli argomenti sul Citomegalovirus e il ruolo del pediatra di famiglia in un percorso di sordità congenita e progressiva -utilissimi ed informativi.
Dopo la nostra sessione Massimiliano del forum insieme alla sua mamma, sono venuti a prendermi dall'albergo per andare a trovare una mamma all'ospedale Regina Margherita a Torino e il suo bambino bellissimo che si era appena svegliato da un intervento per l'impianto cocleare bilaterale. Mentre ero lì, ho incontrato il Dr. Diego Di Lisi, il chirurgo che non solo ha operato il bambino, ma che negli ultimi sei mesi ha effettuato altri interventi sui vari membri del forum. Mi ha detto che avrebbe voluto parlare con me di una situazione e ci siamo dati un appuntamento per la mattina dopo.
Primo impatto: Medico con una grande umanità.
La mattina dopo, mi ha spiegato la situazione, direi drammatica in questo momento:
- I recenti piani di riorganizzazione sanitaria, finalizzati al contenimento della spesa, hanno determinato, in prospettiva dell'avvento di macroziende ospedaliere, la creazione come progetto pilota di un'unica direzione per le aziende Molinette, Regina Margherita, Santa'Anna, CTO.
-L'effetto immediato è stato quello di interrompere la collaborazione tra il Martini e lo stesso Regina Margherita per quanto riguarda la fase di diagnosi precoce e di riabilitazione della sordità, sostenute dal personale a progetto.
-Al momento l'attività di diagnosi e riabilitazione della sordità è stata trasferita presso l'ospedale Martini dove è sostenuta dal personale a progetto (ormai decaduto) in forma di assoluto volontariato, all'unico scopo di non creare un grave disservizio per la popolazione, per i pazienti e le loro famiglie, presi in carico nel delicato e complesso percorso che segue all'impianto cocleare.
-Gli attuali programmi di contenimento della spesa non consentono al momentodi richiedere personale se non
in deroga alle vigenti leggi.
E adesso?
Io condivido questa situazione con voi.
Come fa un'azienda a tagliare nettamente, nel modo più totale, senza guardare dove taglia e senza tutelare le famiglie?
Questi medici stanno lavorando gratis.
Lo faresti tu a posto loro?
Che cosa possiamo fare?
2 comments:
appreso di questa cosa tramite Giò che ha postato questo articolo sul nostro gruppo FB: ma associazioni che collaborazno con quest'ospedale/progetto etc ce ne sono? e associazioni sul territorio? Come genitori solidarizziamo e possiamo unire le voci, intanto, se posso permettermi... uscite sulla stampa ;)
Ciao....libertà totale, rimango a disposizione...la via migliore sarebbe trovare un politico motivato dai vari associazioni genitoriali..ma io sono lontana, dipende da chi è abituato a fare le battaglie in questa regione...
Grazie,
Jodi
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