Monday, February 23, 2009

AVT Part II: Non E' Uno Scatto, Ma E' Una Maratona


TERAPIA UDITIVO-VERBALE/AUDITORY-VERBAL THERAPY (AVT): L’approccio Uditivo-Verbale si focalizza esclusivamente sull’uso dell’ascolto (con l’amplificazione appropriata, di solito con l’impianto cocleare(i)) per lo sviluppo del linguaggio. I supporti visivi (come l’uso dei gesti, segni e la lettura labiale) non sono solitamente utilizzati e la lettura labiale può essere sconsigliata durante l’attività terapeutica dall’adulto che copre la bocca (bocca schermata) oppure che si posiziona dietro o accanto al bambino, oppure che utilizza delle distrazioni tipo giochi o giocattoli. Le attività terapeutiche strutturate si concentrano sullo sviluppo della discriminazione uditiva ed altre capacità uditive, così come lo sviluppo del linguaggio ricettivo ed espressivo. Il metodo uditivo-verbale enfatizza il coinvolgimento dei genitori nel processo di terapia con obbiettivi incorporati nella normale attività giornaliera e nell’educazione integrata con coetanei udenti.

La premessa fondamentale del AVT (terapia uditivo-verbale) è di aumentare al massimo la capacità del parlare ed ascoltare, e di conseguenza l’utilizzo dei segni non fa parte della metodologia del programma. I genitori possono sempre scegliere quale metodologia desiderano usare per i loro figli e se vogliono incorporare i segni, l’AVT non è il programma adatto alle loro esigenze.

ATTENZIONE GENITORI!!!!!

Ok, avete superato la fase chirurgica dell’impianto cocleare e la vostra logopedista è pronta per aiutarvi a raggiungere gli obbiettivi dell’abilitazione. Si! E’ passato tutto velocemente!!

Adesso siete pronti a partire!

“Datemi delle mete da raggiungere, DATEMI ALTRE METE DA RAGGIUNGERE! La mia bimba deve parlare, non oggi, ieri, deve parlare, deve acquisire il linguaggio, DEVE ACQUISIRE IL LINGUAGGIO...”

Si, è vero! La parte più importante del processo che circonda l’efficacia dell’impianto cocleare è il lavoro svolto dai genitori con il figlio dopo l’intervento chirurgico (insieme ad un buon mappaggio): imparare ad ascoltare, creare delle opportunità per lo sviluppo del linguaggio, ecc.

Ma voi non siete delle macchine che uno può programmare e poi lasciare libere di svolgere il proprio lavoro. Siete uomini o donne, mariti o mogli, e genitori. Molto spesso vi dovete rapportare con altre persone e non solo con il vostro ruolo di genitore di un bambino con perdita uditiva. Non perdete di vista i molteplici ruoli che svolgete nella vita quotidiana ed il fatto che non siete delle macchine!
Come mi ha detto una mamma saggia all’inizio del nostro percorso con Jordan, “Non è uno scatto, ma è una maratona.” Non potete mantenere un ritmo frenetico di vita perchè inevitabilmente vi brucereste e poi questo quanto potrebbe essere utile alle vostre famiglie?

Se un giorno vi svegliate e vi sentite il peso del mondo addosso, state buoni. Non vi massacrate con pensieri tipo “Dovrei fare quest’attività di ascolto!” “Dovrei lavorare sulla lettura!” “Ancora non dice nessuna parola!” Siate più gentili con voi stessi. Portate il bambino al parco, andate a prendere un bel gelato o fate qualche attività divertente e spensierata. Trascorrere dei momenti in tranquillità è molto importante.

Ricordatevi che quando vi rendete conto di avere una giornataccia e cercate di ignorarlo per concentrarvi sui vostri obbiettivi, i vostri figli se ne accorgono, e tutto il lavoro svolto potrebbe essere una grande perdita di tempo. Lasciatevi andare per un giorno, ricaricatevi e tornate al lavoro motivati il giorno dopo.

Noi genitori abbiamo una innata propensione alla colpevolezza nei confronti dei nostri figli ogni volta che abbiamo la sensazione di non aver fatto abbastanza nei loro confronti. Alla fine della giornata tutto ciò che potete fare è il vostro massimo, e questo livello di massimo varierà in base alle cose che la vita vi pone davanti in questo percorso lungo ed impegnativo. Lavorate insieme ai vostri logopedisti, audiologi, pediatri, neuropsichiatri, maestre di sostegno ed insegnanti di classe. Collaborate con loro ed ascoltate i loro pareri professionali.

Siate gentili con voi stessi e sappiate che vostro figlio ha già una marcia in più perchè ha voi come genitori!

1 comment:

Beth Harper said...

This part of your brain controls your appetite. - The Hoodia Gordonii cactus, an herb, is present in a natural type at Southern Africa within the Kalahari Desert. But sometimes the next best thing is located away from the labs and opinions of others and is in your own back yard. It doesnt grow in Mexico. Hoodia is a word that is quickly becoming a household name.