Sunday, February 1, 2009

Un Padre Racconta - Quando Un Figlio Nasce Sordo


Il giorno che sono diventato Padre è stata una giornata meravigliosa. Era notte, ma per me era come se il sole già brillasse alto. La prima volta che vedi quel piccolo esserino la tua vita cambia drasticamente, ma è un buon cambiamento.

All’inizio, tutto andava benissimo. Lui cresceva sentendosi amato ed i miei sogni crescevano con lui. Eravamo una famiglia felice.

Quando abbiamo scoperto che era sordo, è stato come se il mondo intero mi crollasse addosso. In queste situazioni il primo pensiero è sempre: “Perché doveva succedere proprio a lui? Perché a noi?”. Diventare un padre è già una rivoluzione nella vita di un uomo. Quando senti dire che tuo figlio ha una “disabilità” è come un risveglio improvviso. E’ dolorosissimo accettarlo all’inizio. Dopo lo shock iniziale, io e Jodi abbiamo cominciato a lavorare sodo. Lei si occupava della riabilitazione al linguaggio, ed io mi occupavo di tutto il resto.

Lui è cresciuto sano e felice. E’ un bambino dolce, intelligente ed affettuoso.

Durante questo periodo cercavo di fare cose che potessero tenere la mia mente impegnata mentre al tempo stesso cercavo di essere un buon padre. Abbiamo dovuto fare molti sacrifici. Poi un giorno capisci quanto questa cosa ti ha cambiato.
Io e mia moglie, vuoi per la difficoltà nel trovare tempo per noi stessi, vuoi per lo stress e l'impegno richiesto dalla situazione, abbiamo avuto anche una crisi nella nostra relazione. In questi momenti ti senti come se un uragano ti fosse passato sopra.

La nostra vita è migliorata dopo che Jordan ha ricevuto l’impianto cocleare. Lui è diventato più indipendente e meno stressato. Noi abbiamo fatto queste scelte per lui, abbiamo fatto ciò che ritenevamo giusto. Noi siamo genitori udenti di un bambino sordo ed abbiamo voluto che lui crescesse nel mondo degli udenti, che frequentasse la scuola pubblica. Noi non conosciamo il linguaggio dei segni. Io non sono in grado di dirvi quale sia la cosa giusta da fare, ma so che Jordan è un bambino felice e questo per me è quello che importa.
Ripensando a quello che è stata la mia vita in questi anni, a quello che è stata la mia esperienza dopo la nascita di Jordan, a tutti i momenti belli e brutti che ho vissuto…. Vi voglio dire una cosa: se potessi tornare indietro, ed avessi il potere di scegliere mio figlio, io lo rivorrei come è, lo rivorrei esattamente uguale, non cambierei nulla di lui..
Lui è mio figlio, un perfetto, stupendo bambino sordo, ed io lo amo.

Luca, il babbo di Jordan.

 

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