Sunday, May 31, 2009

Sordo "ED" Udente: La Terra di Mezzo


Il blog dell'altro giorno ha generato diversi commenti in riguardo al discorso di Sordo vs. Udente se uno è abilitato con l'approccio orale sia con gli apparecchi acustici che con l'impianto cocleare.
Mighe, un nuovo impiantato che ha iniziato a bloggare anche lui, ha lasciato questo commento:

Io spero solo che Jordan cresca rendendosi conto della bella persona che è e delle sue capacità, della sua intelligenza, della sua unicità, senza cercare di appiccicarsi addosso qualche etichetta, insomma *indipendentemente* dal fatto che sia sordo.

Quello che mi fa imbestialire è proprio questo continuo incasellamento che queste persone, con le quali condivido una mancanza fisica, si ostinano a voler fare. Anche la definizione di Comunità Sorda... non hai idea di quanto mi faccia mancare il respiro (anche perché spesso e volentieri mi ci tirano dentro anche contro la mia volontà), per me siamo solo un gran gruppo di persone che si trova ad affrontare delle difficoltà simili tra loro, ma ognuno con la PROPRIA strada da percorrere e con le PROPRIE peculiarità, e soprattutto ognuno con una personalità ben distinta.

Capisco che è una terra di mezzo, ma io mi considero come una persona "udente sorda", non so, una specie di terza via. E' una MIA identità che ho costruito negli anni e sto tuttora costruendo.

Un altra Neo-bloggerette, Maggiolina ha lasciato questo commento:

Anche io mi sento nella terra del grigio. Questa è la parte della mia storia che ti ho inviato, dove parlo di questo

Accettare l’handicap, considerarlo parte di sé. E’ certamente una fase importante a cui tanti, come la mia stessa mamma non arrivano mai; riconcilia con se stessi, con i propri limiti e le proprie debolezze. Aiuta a orientare le proprie scelte, come quando parlavo di quelle mie professionali, o della decisione di aiutare gli anziani invece che i bambini. Questo percorso, però, ha un prezzo, un rischio, che è quello di fermarsi, di non cercare più, di non elaborare quelle che prima chiamavo strategie e scenari, come in quei percorsi di ricerca, in cui ero stata accompagnata sia dal Dottor E. che dall’amica S. Questo “adagiarsi” può avvenire, avviene, nella vita di tutti, handicappati e non, ha tante facce, dallo scienziato che dopo una fondamentale scoperta giovanile riposa poi sugli allori tutto il resto della sua carriera, alla giovane donna che aveva tanti progetti e poi si adatta a una vita di casalinga.

Capita a tutti sì, ma nelle persone handicappate questo lato è più forte. Da un lato si costruisce la propria vita a partire dalla propria condizione, la si accetta e ci si procura, ove possibile, i necessari ausili (per fare un esempio credo di essere stata una delle prime persone nella mia città ad aver acquistato un lettore dvd dopo aver saputo la possibilità che offriva di vedere film sottotitolati) per vivere al meglio, dall’altro ci si richiude nel proprio mondo, che rischia di essere, nel caso degli ipoudenti sempre più chiuso e silenzioso.

Per rispondere alla tua domanda secondo me: un sordo rimane tale perchè ha bisogno di qualcosa per sentire. L'indentità sorda invece qualcosa si diverso e più complesso...


Poi...anche Alessandro ha lasciato un commento. Ogni volta che ne lascia uno, mi fa sorridere per il suo entusiasmo scatenato.

Ha risposto a questa domanda:
Se un sordo fa l'impianto cocleare e sente...è udente?

Certo che è udente e anche bionico! Le persone impiantate o bioniche come me (io ne ho 2 di impianti cocleari), vanno aiutate sin dall'inizio con pazienza, insegnare loro il dialogo, la voce, i suoni, stare con loro e non abbandonarli alla solitudine, altrimenti è come avere preso la patente ma si va sempre sull'auto della scuola guida per tutta la vita, per paura di aver scambiato l'otto per il diciotto! aiutare queste persone senza il linguaggio dei segni è molto importante! Ci vuole tanta pazienza e non stancarsi mai di ripetere quando gli impiantati non hanno capito! L'impiantato\a non deve stare nelle zone dove c'è rumore alto! Tutto un pò alla volta! Avevo 2 protesi acustiche fino al 2003, anno in cui feci il primo intervento, ma non mi soddisfavano le mie esigenze! Ora con gli impianti, dicono che ho migliorato!

*Smile*

Buona Domenica!!!!

6 comments:

Anonymous said...

imparato molto

Anonymous said...

good start

Anonymous said...

molto intiresno, grazie

Anonymous said...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonymous said...

good start

Anonymous said...

La ringrazio per Blog intiresny