Logopedia: la campagna d'autunno
La logopedia che ho iniziato qualche settimana fa è abbastanza diversa da quella che avevo fatto in primavera.
Allora ci si focalizzava sulla mia comprensione di singole parole, adesso invece lavoriamo molto sullo speech tracking, cioè la ripetizione/comprensione di un testo letto velocemente una parola alla volta. Siamo partiti da brani di prima elementare, via via affrontiamo temi più difficile (l'ultimo era un articolo di economia).
Una seduta molto carina è stata dedicata alla comprensione di suoni in sequenza aiutata da immagini: tra un gruppo di immagini dovevo scegliere quella a cui si riferivano i rumori che stavo ascoltando (esempio: si vede un bambino che spegne le candeline. Ma nell'ascolto si devono riconoscere lo sfregamento dei fiammiferi, l'accensione, il soffio e gli applausi successivi).
Insomma sono esercizi di attenzione che a mio avviso farebbero bene a chiunque. Chissà poi quanto aiutino il mio caso specifico. In ogni caso userò tutti gli strumenti a mia disposizione in questo percorso e quindi la continuerò.
Una cosa mi fa riflettere, l'ultimo articolo letto (si parlava di nuovi indici economici e della reazione alla crisi mondiale delle compagnie low cost) era destinato a un pubblico di livello culturale piuttosto elevato a mio avviso. Una persona che non ha potuto studiare riceve quindi meno benefici?
In questo percorso che, lo ripeto, mi piace, c'è probabilmente un solo piccolo limite: si è creato troppo feeling tra me e la logopedista: abbiamo la stessa età, figli coetanei e abitiamo a pochi metri di distanza. Talora sono forse troppe le chiacchiere personali nei preziosi 45 minuti della terapia.
La settimana scorsa ero ad un convegno sull'impianto cocleare dove hanno parlato di:
-fare esercizi di ascolto sia negli ambienti silenziosi che negli ambienti rumorosi;
-fare esercizi di ascolto registrati per poter imparare a capire meglio la televisione;
-fare esercizi di simolazione telefonica (appena torno dagli USA farò un video insieme a Jordan come esempio)
1 comment:
Sai anche io ho pensato che uno dei limiti della logopedia è che avviene sempre in ambienti tranquilli mentre ci dovrebbe essere anche l'altra situazione di rumore.
Comunque aspettami! Il lavoro pensato con Giovanni e Nicoletta sta prendendo forma!
ps come al solito grazie della citazione
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