Thursday, July 23, 2009

FACEBOOK...Parliamo della Sordita'


Mighe ha lasciato questo commento in riguardo alla lettera di Filomena...

Scusate la volgarità, ma io continuo a non capire il perché di queste pippe mentali... L'impianto lo considero né più né meno come un OTTIMO (almeno per il mio caso) strumento per alleviare una mancanza patologica. Come gli occhiali per uno miope, il laser per uno molto miope, le protesi artificiali di quell'atleta sudafricano, ecc. Sono tutti strumenti generati dall'intelligenza dell'uomo, piccoli monumenti della sua capacità di manipolare lo stato delle cose.

Altrimenti, estremizzando il discorso, saremmo rimasti a mangiare le cose crude per non voler usare il fuoco, lasciare le cose così come si trovano.

Non lo so, Filomena, discorsi come il tuo mi fanno venire l'orticaria: se esiste un'opportunità, per quanto ballerina possa essere, di poter migliorare le mie condizioni di vita dal MIO lato (credo sia molto più agevole che aspettare che le condizioni migliorino dal lato dell'altro, un po' utopistico), perché non approfittarne, perché? L'impianto non mi ha dato l'udito di una persona udente normale, ma mi ha dato la percezione di vivere comunque in un mondo in cui il suono ha la sua parte, ha la sua presenza tangibile. E questo mi permette anche di muovermi meglio perché di conseguenza *conosco* meglio il mondo e la vita stessa.

Mi sembra talmente limpido e positivo questo discorso che non capirò mai posizioni di chiusura come la tua.

Questa e' stata la mia risposta a Filomena...

Capisco benissimo tutto ciò che hai scritto. Vi è una differenza fondamentale: l'impianto cocleare non e' paragonabile agli apparecchi acustici perchè la qualità del suono rende molto piu facile sentire, e nel tuo caso, con tutto quello che hai dovuto sopportare, avrebbe potuto rendere molto più facile il tuo insegnamento orale perchè con l’IC si sviluppa anche il linguaggio spontaneo.

Ti dico questo perchè seguo molti bambini impiantati da 8 mesi e conosco le loro storie inoltre vedo i risultati di Jordan con i miei occhi. Conosco bene i risultati del metodo orale con gli apparecchi acustici ed e' proprio per questo motivo che noi abbiamo deciso di impiantare Jordan a 8 anni. Fino a quel momento avevamo seguito l'approccio orale e lo vedevamo soffrire perche' non sentiva "abbastanza".

Nessuna scelta e' facile, ma noi abbiamo avuto tanta fortuna nell’aver trovato sempre dei medici in gamba mentre io ho fatto tante ricerche per essere sicura il piu' possibile di fare le scelte giuste per mio figlio.

Le cellule staminali sono lontane e per i nostri figli e' fondamentale sentire adesso, cosi' potranno scegliere come vivere la loro vita.

Vorrei sapere se posso utilizzare la tua lettera bellissima per il mio blog. Hai detto delle cose fondamentali e vere che ogni genitore e persona sorda riconosce tra polemica e verita'.

Grazie Filomena è stato un piacere conoscerti...per me la cosa piu' importante per mio figlio e' sempre stata la sua formazione psicologica, prima di tutto era bambino, non macchina parlante.

2 comments:

Unknown said...

Sono la mamma di un ragazzo sordo profondo, protesizzato e rieducato col metodo oralista, leggendo la risposta a Filomena, concordo pienamente con quello che viene detto, per fortuna che ci sono persone che guardano avanti, sempre alla ricerca di quel qualcosa in più che la natura non ci ha dato, pensiamo solo allo sviluppo tecnologico delle protesi un questi ultimi trentanni, siamo passati dalle protesi a scatola che trasmettevano la vibrazione a quelle odierne, miniaturizzate, digitali, che non comprensano la perdita uditiva al 100%, ma permettono di stare in un mondo non silenzioso!!, come invece scelgono alcuni e che si ritrovano a far parte di una comunità segnante, circoscritta, chiusa. Gli impianti cocleari sono, a mio parere,una scoperta eccezionale, però siamo ancora agli inizi, sicuramente, almeno lo spero, in futuro saranno ancora più perfezionati e migliorati, sempre che non vengano tagliati i fondi per la ricerca.!

Andersonrfim said...

Sono la mamma di un ragazzo sordo profondo, protesizzato e rieducato col metodo oralista, leggendo la risposta a Filomena, concordo pienamente con quello che viene detto, per fortuna che ci sono persone che guardano avanti, sempre alla ricerca di quel qualcosa in più che la natura non ci ha dato, pensiamo solo allo sviluppo tecnologico delle protesi un questi ultimi trentanni, siamo passati dalle protesi a scatola che trasmettevano la vibrazione a quelle odierne, miniaturizzate, digitali, che non comprensano la perdita uditiva al 100%, ma permettono di stare in un mondo non silenzioso!!, come invece scelgono alcuni e che si ritrovano a far parte di una comunità segnante, circoscritta, chiusa. Gli impianti cocleari sono, a mio parere,una scoperta eccezionale, però siamo ancora agli inizi, sicuramente, almeno lo spero, in futuro saranno ancora più perfezionati e migliorati, sempre che non vengano tagliati i fondi per la ricerca.!