Sotto c'è l'articolo che parla del convegno di Martedì scorso a Roma. Io ci sono stata e mi sono emozionata per molti motivi. Innanzitutto perchè ho conosciuto Anna, un' Americana che vive a Roma che avevo conosciuto via il gruppo di sostegno sul yahoo. Momento bellissimo. Poi, la regina Silvia di Svezia ha parlato in modo talmente sensibile in riguardo alla sordità e l'impianto cocleare con una voce così melodica che mi sono messa a piangere un'altra volta.
Dopo, Eva Karltorp, direttore del Dipartimento impianto cocleare dell'università di Karolinska, (Stoccolma) ha parlato di «Impianto cocleare precoce e bilaterale all'ospedale Karolinska». Almeno 50 volte ha insistito sul fatto che i bambini vanno impiantati bilateralmente ed simultani...più precocemente possibile, sempre con la certezza che sono candidati.
Anna dietro di me, che ha un bimbo con l'impianto bilaterale stava sorridendo e tifava.
Ma, il momento più forte per me è stato ascoltare Ann-Charlotte Wrennstad Gyllenram una mamma con una grinta micidiale che mi faceva venire la voglia di stare in piede ed applaudire in modo molto rumoroso. Ho dimostrato una misura abbastanza grande di auto-controllo.
Cmq. Il convegno è stato un successo enorme...e vorrei segnalarvi la nuova associazione PARLO IO...in bocca al lupo!
Fatebenefratelli Isola Tiberina: conferenza italo-svedese sulla sordità infantile
Sordità infantile in primo piano.
Oggi pomeriggio alle 14.45, presso l'ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli Isola Tiberina, si aprirà la conferenza Italo-Svedese sulla sordità infantile e sui bambini con impianto cocleare.
L'impianto è un dispositivo che fornisce impulsi elettrici direttamente alle fibre del nervo acustico: questi, una volta raggiunto il cervello, vengono interpretati come suoni, favorendo la relazione col mondo esterno e l'apprendimento del linguaggio comunemente parlato. Il sistema viene applicato nei casi di sordità profonda in adulti e bambini.
La struttura sanitaria, grazie alla collaborazione tra l'ostetricia, la pediatria e l'otorinolaringoiatria, fa uno screening audiologico di tutti i suoi neonati (4.200 ogni anno), al fine di individuare precocemente i casi di sordità, una patologia difficile da diagnosticare nel bambino fino all'epoca in cui dovrebbe iniziare a parlare. Oggi il rischio di sordità è stimato intorno a 1-2 casi su mille nuovi nati e al Fatebenefratelli, al momento, ci sono quattro piccoli pazienti, tra il primo e il secondo anno di vita, pronti per questo tipo di intervento, che è totalmente a carico del servizio sanitario.
Il primo impianto è in programma già per il mese di aprile. Dopo la protesi, il bimbo dovrà essere sottoposto a un percorso di rieducazione funzionale, anch'esso totalmente gratis per il paziente, che viene così aiutato sin da piccolo a gestire il linguaggio proposto dalla protesi con risultati, dal punto di vista dell'apprendimento e dell'integrazione, estremamente efficaci e duraturi.
Moderatori del convegno saranno Marianne Bengtsson Agostino (docente di Salute Pubblica all'università di Tor Vergata) e il professor Rocco Agostino, direttore dell'Unità di Pediatria, Neonatologia e Terapia Intensiva, dell'ospedale Fatebenefratelli.
Ad aprire l'incontro, invece, sarà il direttore generale del nosocomio, Carlo Maria Cellucci, e poi toccherà al consigliere generale dell'ordine di S. Giovanni di Dio, Fra Rudolf Knopp. Ci sarà quindi il saluto della Regina di Svezia e alle 15.15 interverrà Eva Karltorp, direttore del Dipartimento impianto cocleare dell'università di Karolinska, (Stoccolma) che parlerà di «Impianto cocleare precoce e bilaterale all'ospedale Karolinska».
La Regina visiterà inoltre la mostra di ausili tecnici per disabili, che resterà aperta per due settimane, e Marco Radici, direttore dell'Unità di Otorinolaringoiatria del nosocomio romano parlerà dell'importanza dello screening audiologico neonatale. Sarà quindi il turno di Carol Flexer, (professore emerito NOAC Audiology, Università di Akron, USA) che spiegherà come e cosa ascolta il cervello e perché è essenziale un impianto precoce. La discussione proseguirà con Cristina Bregola, che si occupa di audiologia e foniatria alla Mater Dei e all'università Magna Grecia di Catanzaro e con Ann-Charlotte Wrennstad Gyllenram, dell'Associazione per bambini con impianto cocleare, che spiegherà come sostenere genitori e operatori, sull'esperienza del modello svedese.
Dopo, Eva Karltorp, direttore del Dipartimento impianto cocleare dell'università di Karolinska, (Stoccolma) ha parlato di «Impianto cocleare precoce e bilaterale all'ospedale Karolinska». Almeno 50 volte ha insistito sul fatto che i bambini vanno impiantati bilateralmente ed simultani...più precocemente possibile, sempre con la certezza che sono candidati.
Anna dietro di me, che ha un bimbo con l'impianto bilaterale stava sorridendo e tifava.
Ma, il momento più forte per me è stato ascoltare Ann-Charlotte Wrennstad Gyllenram una mamma con una grinta micidiale che mi faceva venire la voglia di stare in piede ed applaudire in modo molto rumoroso. Ho dimostrato una misura abbastanza grande di auto-controllo.
Cmq. Il convegno è stato un successo enorme...e vorrei segnalarvi la nuova associazione PARLO IO...in bocca al lupo!
Fatebenefratelli Isola Tiberina: conferenza italo-svedese sulla sordità infantile
Sordità infantile in primo piano.
Oggi pomeriggio alle 14.45, presso l'ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli Isola Tiberina, si aprirà la conferenza Italo-Svedese sulla sordità infantile e sui bambini con impianto cocleare.
L'impianto è un dispositivo che fornisce impulsi elettrici direttamente alle fibre del nervo acustico: questi, una volta raggiunto il cervello, vengono interpretati come suoni, favorendo la relazione col mondo esterno e l'apprendimento del linguaggio comunemente parlato. Il sistema viene applicato nei casi di sordità profonda in adulti e bambini.
La struttura sanitaria, grazie alla collaborazione tra l'ostetricia, la pediatria e l'otorinolaringoiatria, fa uno screening audiologico di tutti i suoi neonati (4.200 ogni anno), al fine di individuare precocemente i casi di sordità, una patologia difficile da diagnosticare nel bambino fino all'epoca in cui dovrebbe iniziare a parlare. Oggi il rischio di sordità è stimato intorno a 1-2 casi su mille nuovi nati e al Fatebenefratelli, al momento, ci sono quattro piccoli pazienti, tra il primo e il secondo anno di vita, pronti per questo tipo di intervento, che è totalmente a carico del servizio sanitario.
Il primo impianto è in programma già per il mese di aprile. Dopo la protesi, il bimbo dovrà essere sottoposto a un percorso di rieducazione funzionale, anch'esso totalmente gratis per il paziente, che viene così aiutato sin da piccolo a gestire il linguaggio proposto dalla protesi con risultati, dal punto di vista dell'apprendimento e dell'integrazione, estremamente efficaci e duraturi.
Moderatori del convegno saranno Marianne Bengtsson Agostino (docente di Salute Pubblica all'università di Tor Vergata) e il professor Rocco Agostino, direttore dell'Unità di Pediatria, Neonatologia e Terapia Intensiva, dell'ospedale Fatebenefratelli.
Ad aprire l'incontro, invece, sarà il direttore generale del nosocomio, Carlo Maria Cellucci, e poi toccherà al consigliere generale dell'ordine di S. Giovanni di Dio, Fra Rudolf Knopp. Ci sarà quindi il saluto della Regina di Svezia e alle 15.15 interverrà Eva Karltorp, direttore del Dipartimento impianto cocleare dell'università di Karolinska, (Stoccolma) che parlerà di «Impianto cocleare precoce e bilaterale all'ospedale Karolinska».
La Regina visiterà inoltre la mostra di ausili tecnici per disabili, che resterà aperta per due settimane, e Marco Radici, direttore dell'Unità di Otorinolaringoiatria del nosocomio romano parlerà dell'importanza dello screening audiologico neonatale. Sarà quindi il turno di Carol Flexer, (professore emerito NOAC Audiology, Università di Akron, USA) che spiegherà come e cosa ascolta il cervello e perché è essenziale un impianto precoce. La discussione proseguirà con Cristina Bregola, che si occupa di audiologia e foniatria alla Mater Dei e all'università Magna Grecia di Catanzaro e con Ann-Charlotte Wrennstad Gyllenram, dell'Associazione per bambini con impianto cocleare, che spiegherà come sostenere genitori e operatori, sull'esperienza del modello svedese.
2 comments:
necessita di verificare:)
quello che stavo cercando, grazie
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