Tuesday, December 11, 2012
Per i Genitori- Nicola : Part II
Riscrivo qui la mia risposta per esteso, su ciò che farei se avessi un figlio audioleso.
Primo: come papà, mio figlio lo considero sempre al pari dei normoudenti e non gli porrei mai dei limiti, MAI.
Se mi fasciassi la testa, avendo sempre timori ad esempio che le sue protesi acustiche o impianto cocleare possano cadere e rompersi, che è meglio inserirlo in una scuola specifica piuttosto che in una scuola dove vanno tutti, ecc…, in questo modo vedrei mio figlio come un handicappato e…… la conseguenza è che diventerà handicappato.
Secondo: lo aiuterei sin dai primissimi tempi a fare i compiti ed a rispiegargli le lezioni; sempre, tutti i giorni, finché sarà in grado di acquisire una certa autonomia.
Se lui sbaglia, eviterei di fare il professorino dicendogli “NO, non si fa così, tu devi fare questo e …”, piuttosto gli sorriderei e gli farei “Ahahahah! Saverio ma cosa hai capito?? Guarda qui…”.
I ragazzi con problemi di sordità difficilmente ridono e non è colpa loro, aiutiamoli.
Io a mio figlio voglio regalargli un sorriso, dato che sono poche volte che gli capita, voglio che si senta vivo e che sia felice.
Non importa quanto tempo ci metterà a gestirsi da solo, l’importante è FARLO anche fino a quando compierà 16-17 anni.
Si lamenta perché non riesce a trovare la morosa e non sa cosa fare nei weekends?
Gli farei capire indirettamente che l’amore è un problema che hanno TUTTI, l’amore esiste ed arriverà inaspettatamente.
Nei weekends lo porto in moto con me, lo metto davanti ad una parete rocciosa, gli spiego un po’ di storia e tecniche e gli faccio provare l’arrampicata. Si sente male in moto perché gli gira la testa o non gli piace l’arrampicata? Prendo le carte del memory e gioco con lui, poi gli racconto uno dei miei viaggi sul deserto. Non sa che cosa sono i datteri? Apro internet e glielo faccio vedere, gli spiego come nascono sulle palme e glielo farei raccontare ai suoi compagni di classe, ecc…
Ripeto, mai porsi dei limiti, lui deve stare in mezzo ai normoudenti, non ascoltate gli insegnanti che vi dicono “suo figlio ha problemi di sordità e Lei vuole farlo iscrivere al liceo? Ma scherziamo? Gli servirebbe un insegnante di sostegno per ogni materia!”.
Mio figlio deve poter fare quello che fanno TUTTI e soprattutto… per me è e deve essere la creatura più bella della mia vita.
Labels:
genitori,
impianto cocleare,
Nicola Battista,
psicologia,
sordita',
sostegno
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment