Thursday, July 26, 2012

Anni di Fatica e Progressi per Essere Pestati dalla Regione Piemonte

Ieri l'altro  in Regione Piemonte....si è voluto girare la testa anche di fronte ai numeri, ai dati oggettivi...persino a quelli dell'Istituto Sordi di Torino!
Ieri l'altro in Regione Piemonte si è voluto costruire un ghetto riconosciuto per legge dove saranno costretti anche quelli che a quel ghetto non vogliono appartenere.
Anni fa alcune persone lottarono per vincere il deficit (mancanza della parola) legato all'handicap sordità e ci sono riusciti ed ora ci ritroviamo con i Sordi con la s maiuscola!
Ci ritroviamo con i sordi minoranza linguistica!
Con i sordi che sono "altro" rispetto agli udenti e addirittura dei loro genitori!

E poi, oltre al danno la beffa!

Sulla home page del Consiglio Comunale (http://www.consiglioregionale.piemonte.it/cms/comunicati/2011/luglio/902-approvata-la-legge-per-la-lingua-dei-segni.html) è stato pubblicato un comunicato stampa con due documenti allegati, uno dei quali relativo alla scuola di Cossato dove alla pag. 2 si legge "L'esperienza insegna che la maggioranza dei bambini sordi, pur partendo da una normale potenzialità cognitiva, con un inserimento "tradizionale" termina la scuola dell'obbligo con un bagaglio di apprendimenti gravemente insufficiente, tanto da poter parlare di serio rischio di insufficienza mentale conseguente all'impossibilità di recepire a livello accettabile informazioni attraverso il linguaggio verbale"

Di seguito due dei tanti comunicati stampa usciti tra ieri e oggi
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/blog/grubrica.asp?ID_blog=211&ID_articolo=428
Entusiasta il commento di Serafino Timeo, vice presidente della sezione piemontese dell'Ente Nazionale Sordi: «Finalmente dopo centotrenta anni, abbiamo ripreso la dignità anche a livello regionale. Ora, la nostra prossima tappa è farlo a livello nazionale».

http://www.agenparl.it/articoli/news/regionali/20120725-piemonte-montaruli-pdl-con-lis-legge-piu-rispetto-per-comunita-sordomuti
«Se sarà necessario chiederemo anche ad altre regioni di sostenere questa battaglia di civiltà, perché l'Italia non può più rimandare a data non definita»
Lo comunica Augusta Montaruli,Vice Capogruppo Pdl per la Regione Piemonte.


Saluti
Laura
www.consiglioregionale.piemonte.it
Sito ufficiale del consiglio regionale del Piemonte

5 comments:

Anonymous said...

SIETE VOI CHE CI AVETE PESTATO E CI PESTATE ANCORA! ma andate in vacanza...W RICONOSCIMENTO LIS!!!

Anonymous said...

1° PARTE: Claudio Geronazzo: "La lingua dei segni per me e per tutti i sordi"
Io la immagino una persona matura, sui 40 anni o qualcosa di più. Divenuta sorda in età adulta, credo verso i 30 an ...
Gentile De Luca
Sinceramente il suo indirizzo mail non lo conosco. Né è mia intenzione conoscerlo.
Almeno non per ora
Anzi, a pensarci bene non conosco neppure lei. Per cui mi sono fatto un’idea unicamente leggendo le sue lettere che di volta in volta vedo qui pubblicate.
Io la immagino una persona matura, sui 40 anni o qualcosa di più. Divenuta sorda in età adulta, credo verso i 30 anni. Ovviamente la immagino portatrice di impianto cocleare. Non la ritengo in grado di sentire perfettamente con l’impianto in quanto è lei, seppur indirettamente, a confermarlo. Mi ricordo che tempo fa ho letto una sua lettera in cui auspicava la sottotitolazione delle rappresentazioni teatrali, in quanto a suo dire, non riusciva a distinguere bene i dialoghi degli attori. Se lei non riesce a sentire bene in un teatro, un luogo dall’acustica pressocchè perfetta, figuriamoci cosa riesce a sentire (nel senso di comprendere) in qualsiasi altro contesto rumoroso. Indirettamente, al di là di certi toni trionfalistici spesso apparsi in alcune sue lettere, lei ridimensiona notevolmente l’efficacia dell’impianto cocleare vivendo il problema in prima persona. Per carità, questo non vuol dire che altri sordi possano sentire bene con l’i.c., anche se lo dubito.
Questa è seppur in sintesi, la vaga idea che mi sono fatto di lei. Che può corrispondere o meno.
Ed io chi sono? E’ giusto che lei mi conosca per sommi capi.
Sono un ragazzo (forse un po’ cresciuto) divenuto sordo nella primissima infanzia, quindi un sordo preverbale (anche se odio questo termine). Ho frequentato tutta la scuola primaria e secondaria in strutture per sordi (i cosiddetti Istituti), con insegnanti oralisti, ed all’occorrenza anche segnanti. (Ora che ci faccio caso la parola insegnanti si può ben scorporare: in-segnanti. Bella, no!)
Ho conseguito la maturità in una sessione d’esame normale, integrata sordi/udenti. Allora, le scuole per sordi non erano statali e gli esami di maturità si doveva andarli a fare nelle scuole normali. Nella mia sessione d’esame ho conseguito una della votazioni più alte fra tutti gli esaminandi (udenti compresi, ed eravamo più di 400). Non lo dico per vanto personale, non mi interessa. Lo dico solo per evidenziare la bontà dell’istruzione ricevuta nelle scuole speciali per sordi che ho frequentato, e che ora stanno ormai scomparendo.
E pensare che i denigratori di queste scuole le chiamano spregevolmente “ghetti”. Dovessi vivere un’altra volta, rifarei senza indugio la stessa esperienza scolastica, anche se ciò ha comportato periodici distacchi dalla famiglia (ero a 150 km. da casa). I primi 2/3 giorni avrò pianto, come fanno tutti i bambini, ma poi non ci ho fatto più caso. Troppo interessante e coinvolgente la vita del collegio (con la scuola in primis) per aver il tempo di pensare a mamma e papà.
Con questo non voglio dire di tornare per forza alle scuole speciali. Ma almeno avviare un progetto scolastico adeguato in ogni città, o almeno nelle grandi città, con personale specializzato (parlo di insegnanti veri, non di sostegno) in modo che i figli possano rientrare giornalmente in famiglia.
Avrei voluto frequentare anche l’università, ma una serie di circostanze sfavorevoli mi hanno negato questa possibilità.
Sono sposato con una ragazza sorda e segnante. Ho due figlie udenti, e segnanti. Ho un lavoro stabile, ho buoni rapporti con i colleghi (tutti udenti) con i quali interagisco, pur non senza ovvie difficoltà comunicative. Sia chiaro, queste difficoltà non dipendono da me perché a detta della maggioranza se non della totalità delle persone, parlo e mi faccio comprendere benissimo. La difficoltà sta tutta nel riuscire a comprendere gli altri, la labiolettura non sempre mi aiuta. Colleghi con una buona e comprensiva espressione labiale ce ne saranno si e no 3 su cento.

Anonymous said...

2° PARTE Claudio Geronazzo: Sono discretamente integrato nella società, consapevole delle mie limitazioni comunicative (che sono le stesse di tutti i sordi). E’ pura utopia che un sordo educato esclusivamente alla parola (oralista) non abbia nessun problema di inserimento sociale. Ha gli stessi identici problemi di un sordo segnante o bilingue. Sempre sordo è. Su questo non ci piove, bellezza.
Ci siamo presentati. Passiamo ad altro.
E’ vero. Lei spesso si inserisce per segnalare qualcosa di interessante e di utile per i disabili uditivi, allegando spesso ai suoi scritti della precisa documentazione che trova qua là. Fa benissimo. L’informazione è il pane quotidiano dei sordi. Lo fanno tanti. L’ho fatto anche io quando ho segnalato l’articolo del Corsera.
Ma… c’è un ma
La maggior parte di quello che lei pubblica e collega, almeno ultimamente, è tendenzialmente indirizzato al non far riconoscere la Lingua dei Segni, nel caso la proposta di legge 4207.
So per certo che lei ha anche scritto alcune lettere ai Parlamentari della commissione designata.
Sta facendo bene? Per lei sì, sicuramente. Altrimenti non lo farebb
Per me no. Per questo ogni volta mi inserisco per confutare le sue tesi. Non posso? Perché lei può pubblicare le sue idee, e poi mi invita a risponderle privatamente? Le mie confutazioni non sono degne di esser pubblicate? La irritano? Non sopporta che qualcuno la pensi diversamente da lei
Venendo alla pdl 4207, spiace ogni tanto veder pubblicati articoli e lettere dalle più svariate sigle di Comitati, Genitori, Associazioni di famiglie di non udenti. Ciascuna con le proprie tesi più disparate. Fra le tante, una davvero esilarante di Fiadda Toscana: quella che vuol fare un improbabile paragone fra i sordi ed i ladini… Ma mi sembra di essere già intervenuto.
L’ultima che lei indica, quella del Comitato Nazionale Genitori Familiari Disabili Uditivi a firma di Alfio Desogus mi sembra quanto mai inopportuna, per un motivo molto semplice: il firmatario è una persona non vedente. Cieca ! Con il bastone bianco, e forse anche il cane guida. Che pretesa ha di inserirsi in una tematica riferita ai non udenti? E’ soltanto una provocazione di pessimo gusto
Visto che tira in ballo i diritti umani, questo signor Desogus avrà pure il diritto di intervenire su argomenti che lo riguardano, ma ha anche il dovere di stare zitto laddove risulta inopportuno.
Ecco, ciascuna di queste importantissime entità vuol far le pulci alla proposta di legge.
Sinceramente mi fa pena questo affannarsi disperato. Mi torna in mente Dante: “.. o insensata cura dei mortali, quanto son difettivi sillogismi, quei che ti fanno in basso batter l’ali..
Ed a farne le spese sono i sordi, i veri sordi che si vedono negato ogni diritto di far sentire la propria voce. Non siamo più sordomuti è vero, l’ha ostinatamente voluto la Fiadda, ma paradossalmente e di fatto ancor peggio, ci relega in un mutismo coatto. La Fiadda, e compagnia bella non rappresenta i sordi, si ricordi. Rappresenta i genitori dei sordi, lo dice la stessa, e nel 95% dei casi questi genitori sono udenti.
Signor De Luca, io la considero una persona intelligente e sveglia. La lingua dei segni per me e per tutti i sordi che la utilizzano ha la stessa dignità della lingua italiana.
Mi faccia un grande piacere: abbia rispetto per questa lingua, e non lo chiami più linguaggio.
Avrà così rispetto di tutti i sordi che la utilizzano, e sono tanti, mi creda. Conosco tantissimi sordi oralisti che si sono convertiti alla lis.
Per contro, non trovo fra le mie conoscenze nessun sordo segnante che si sia convertito all’oralismo. Semplice. Oralista lo è sempre stato
Ed accetti umilmente questo mio consiglio: provi a conoscerla la L.is., impari ad utilizzarla.
Si ritroverà proiettato nel mondo dei suoni ormai perduto che nessun impianto cocleare, per quanto sofisticato esso sia, le saprà restituire.
Con viva cordialità.
Fonte: Claudio Geronazzo

Anonymous said...

Alla FIADDA, Al Comitato Genitori Disabili Uditivi,
Rispondiamo a vari e continui “accanimenti” in articoli online e in stampa contro l’approvazione PdL n. 86, Promozione al riconoscimento della Lingua dei Segni in data 24 Luglio 2012 presso il Consiglio Regionale del Piemonte di Torino.
E gli anni di lotta delle persone sorde? Li vogliamo dimenticare?
Nessuno di voi, probabilmente conosce la storia dei sordi, le sofferenze che hanno dovuto subire perché venivano costretti con ogni metodo a parlare (vi consiglio di guardare i filmati dell’epoca).
Sofferenze disumane che andavano oltre la lesione dei diritti umani. Il diritto ad una vita normale, serena, tranquilla con la possibilità di parlare. Esistono gli apparecchi acustici digitali (per chi ha residuo uditivo) e i Logopedisti ora!
Nessuno vuole precludere la possibilità di parlare ai sordi! Loro usano la loro Lingua e sanno parlare!
Per anni le persone sorde (ricordatevi che sono persone e non oggetti, come sembrerebbe, visto i termini che voi usate) hanno visto ledere i loro diritti.
Diritti umani e sociali. Siete voi che li volete ghettizzare! Parlare di diritti senza neanche conoscere il significato di quella parola)
Se solo vi liberaste dai vostri paraocchi e vi metteste a studiare, capireste che la LIS è una Lingua, chi la studia conosce bene la fatica e le difficoltà per impararla. Non confondete per favore, la gestualità usata dagli udenti con i “segni” usati dai sordi, i segni che formano la loro Lingua. Lingua riconosciuta ormai da tempo in tutto il mondo!
Conoscete gli studi di Stokoe e la comparazione tra ASL (Lingua dei Segni Americana) e l’Inglese ma che vale anche per l’Italiano? Non credo!
Vi consiglio di informarvi bene prima di gettare sabbia negli occhi. I sordi hanno lottato secoli per la loro Cultura e la loro Lingua.
Vi nascondete dietro ad un paravento inesistente fatto di parole alle quali non credo, crediate neanche voi. Dimostrate solo cinismo e mala informazione.
Pensateci bene prima di “aprire bocca”.
Non è un riconoscimento ad impedire chi ha intenzione di farsi l’IC a proseguire su quella strada, potete dormire tranquilli…
Libertà di scelta.

Unknown said...

Claudio,
questa era una mail che mi aveva scritto Laura...non Il Signor De Luca...
Grazie per cio' che hai scritto. C'e' una differenza notevole fra la Lis ed ASL. ASL e' uguale in tutti gli USA mentre la LIS in italia cambia in base alla regione per quanto ne so io.
Hai avuto una vita interessante, ma la tua non e' cio' che vivrano nostri figli. Almeno la maggior parte. Io non c entro in questa battaglia dal punto di vista coinvolgimento attuale, c entro nel senso che mio figlio parla due lingue- l'italiano e l'inglese grazie al lavoro di famiglia, professionali e l'impianto cocleare. Non usa la LIS. E' anche sordo. Ma la sua sordità non lo definisce.
Liberta' di scelta.
Non abbiamo scelto la LIS.
Ciao e grazie per tuo commento.
Jodi