IC Bilaterale vs. Monolaterale: Un paragone da un ex-udente
Mi
son deciso a mettere le mie impressioni tra quelle che sono state
secondo me le prestazioni “Tecniche” e “di fatto” che ho avuto con un
solo IC e la differenza che c’è con il bilaterale che attualmente ho.
E’ stata un po’ dura riuscire ad esprimere molte situazione sonore in
così pochi concetti, spero sia chiaro comunque, leggeteli e soffermatevi
a meditare.
Premetto che questo secondo impianto è stato
effettuato dopo 10 anni esatti dal primo IC (Settembre 2003) quando
tutti i luminari sentenziano che al max. non devono passare più di 7-8
anni tra un IC e l’altro. (Febbraio 2013)
Per dieci anni ho
quindi convissuto egregiamente con un solo IC con un recupero uditivo
abbastanza buono, riuscivo a seguire abbastanza bene discorsi in
ambienti poco rumorosi, faticosamente in ambienti rumorosi (Bar,
ristoranti, uffici affollati) telefonare bene sia col cellulare che col
fisso, la TV era un po’ così e così…diciamo che ero al 70-75%.
Ma la cosa che mi pesava di più è sempre stata al fatto che comunque ero
molto insicuro e non me la sono mai più sentita di affrontare
situazioni di vita e professionali impegnative. (Anche se a dirla tutta,
per la mia caparbietà, non è vero, mi son comunque dato da fare)
Cominciamo così:
Quando la mattina metti il primo IC senti un “peso sonoro” da un lato
della tua testa, ti dà un po’ di fastidio, sei sbilanciato, forse era
meglio senza come quando di notte li togli e sei nella pace totale.
Poi metti il secondo IC ed a quel punto cambia tutto, la tua mente si
solleva, diventa più leggera, veleggia nell’aria e nello spazio che ti
circonda, vieni abbracciato da una sensibilità molto gradevole e piena,
ti senti bilanciato.
Ti rendi conto che vieni avvolto da suoni e
rumori in modo gradevole e realistico, le parole sono molto più chiare e
comprensibili, la musica è naturale, percepisci le variazioni e le
direzioni dei suoni, ci stai sentendo, o meglio, ti sembra di essere
come eri prima di perdere l’udito. (Paragone per me che ero normo
udente, ma molto significativo anche per chi non lo era)
Con il
bilaterale la percezione dei suoni diventa spaziale, riesci a
distinguerne la direzione, il timbro, le variazioni di tono e di volume,
hai un incremento di prestazioni decisamente più alte e molto più
performanti rispetto al solo IC.
Di logica, se prendi gli IC e
li valuti singolarmente ti danno una certa resa; attacchi solo il destro
e ti da 30, attacchi solo il sinistro e ti da 30, tu diresti: 30+30 ho
un 60…invece no!
Collegati entrambi hai un aumento incredibile e
superiore rispetto alla somma dei 2 singoli IC, senti meglio, senti di
più, senti ad un volume più alto, in modo più gradevole e nitido, più
pieno e comprensibile, eppure presi singolarmente sono 30+30, ma tu è
come se avessi prestazioni a 90.
Un altro fattore da non
trascurare, oltre all’udito c’è un altro aspetto importantissimo che non
è da sottovalutare: quello psicologico.
Con un’IC, anche se si
hanno buonissimi risultati, persiste uno stato di insicurezza perenne
quando si affrontano situazioni importanti e professionali, ti senti
sempre insicuro ed hai sempre paura di non capire.
Diverso è
col bilaterale, prendi una sicurezza tale che ti senti rinato e saresti
pronto ad affrontare situazioni che prima avresti sicuramente evitato,
anzi, fai anche delle cose che anche da normo udente non avresti mai
fatto.
Non dormi di notte perché pensi a cosa potresti fare di
nuovo, pensi a come recuperare gli anni che hai perso, pensi a come
riacquistare quello che hai perso per la sordità, insomma, sembri rinato
ancor più forte e volenteroso di prima al punto di dire: di fatto sono
sordo, ma io non lo sono.
Questa secondo me, espresso in modo semplice e sintetico, è la grande differenza tra un IC ed il Bilaterale.
E’ chiaro che ognuno ha la sua storia e ognuno avrà progressi e risultati diversi da altri ……
Poi, tutto il resto vien da se, sapere come senti, cosa senti, il
telefono, la TV e così via….. dipende da questi fattori, ma
sostanzialmente la diversità sta’ in quanto vi ho detto. ( e non è cosa
da poco) ed anche altro che sarà tutto da scoprire.
Ora sicuramente mi chiederete: Ma tu Guido, perché hai fatto il bilaterale?
Perché non mi sono mai arreso alla sordità portatami da una
simpaticissima Mènière, perché anche di fronte alle difficoltà ho sempre
reagito cercando di migliorarmi, perché non mi sono mai arreso, ma
soprattutto, io so quello che ho perso diventando sordo, per questo non
volevo lasciare intentata nessuna via per avvicinarmi a quello che ero
prima…..e ci sono !!
Mai Mollare !!...questo vale per tutti, genitori dei bimbi ed adulti sordi.
-Guido Renato
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