La storia dietro la storia pubblicato in Corriere della Sera.
..."Tuttavia, «alla “Congregazione Suore Angeliche di San Paolo” –
riprende l’avvocato Sasso - ogni preghiera è rimasta, però, inascoltata.
Nonostante tutto, la piccola Martina è stata esclusa dalla scuola, con
la seguente “formale” motivazione: “Date le condizioni fisiche della
bambina non possiamo assumerci la responsabilità durante la sua
permanenza, senza un tutor personale”. Questa situazione, dai risvolti
paradossali – prosegue il legale -, si è ulteriormente aggravata quando,
lo stesso giorno in cui la bambina non è stata accolta dalle suore, i
genitori si sono rivolti alla struttura pubblica, sperando nel suo
inserimento, sia pur tardivo. Pur avendo apprezzato un’elevatissima
sensibilità, competenza e professionalità nella cura di bambini, in
particolare di quelli affetti da disabilità simili a quelle della
piccola Martina, la definizione delle dotazioni organiche e degli
assetti strutturali impediva ai responsabili della struttura scolastica
pubblica di accogliere la piccola Martina. Ovviamente – considera Sasso
-, se la bambina fosse stata iscritta prima, e quindi se le suore
avessero comunicato prima che non avrebbero accolto una bambina
disabile, Martina avrebbe trovato agevolmente una collocazione nelle
strutture pubbliche, con tutta l’assistenza che la legge riconosce in
favore dei bambini affetti da disabilità»."...
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