Tuesday, November 20, 2012

Una giornata in famiglia

























E' stata una giornata emozionante.
La giornata era divisa in due parti: la mattina con i ragazzi ed il pomeriggio con le famiglie dei "bambini" con perdita uditiva.
Il tema per i ragazzi era: "Chi sarai da grande?"
Le varie slide ed esercizi servivono per motivare i ragazzi a considerare ogni aspetto della loro identita'. Con le possibilita' oggi giorno che offre l'impianto cocleare e le protesi digitali, i ragazzi non si sentono ne totalmente sordi, ma nemmeno totalmente udenti. Abbiamo parlato di quel posto tranquillo nella terra del tra, proprio perche' tutti i ragazzi in quella stanza si sentivano parte di quel posto.

Ho chiesto a tutti di spegnere il processore, poi ad ogni ragazzo ho consegnato un post-it dove dovevono scrivere cosa provavano nel silenzio. Ecco alcune risposte:



Quando spengo le protesi/ic, io ...
vedo cio' che mi circonda con altri occhi...
provo pace/timore
non sento niente
mi sento a disagio e solo
mi sento fuori dal mondo, cerco di sentire piu' che posso anche se so che se qualcuno mi parla non ci sento
io penso di essere in un'altra dimensione dove non c'e' niente ma soltanto le vibrazioni vicine
sono nel mio mondo del silenzio dove esisto solo io e nessun altro.

e poi...
Quando accendo l'ic/pa io...
sento i rumori, voci, passi
sembra che la mia mente si allarga, perche' sono rientrato nella realta'
mi sento sollevato perche' in questa maniera posso entrare tutto cio' che accade intorno a me e cosi' mi sento veramente parte di questo mondo
mi sento felice, una persona come le altre
mi sento libera di sentire i suoni e melodie del mondo

Abbiamo fatto tante altre attivita', ma questo era giusto per darvi un'idea della profondita' della giornata. I ragazzi, grazie al lavoro del Presidente dell'Associazione FIADDA UMBRIA Claudio Mariottini, erano molto coesi fra loro. Mi rendo conto sempre di piu' quanto sia importante un'associazione fatta bene.

Dopo pranzo, ho conosciuto i genitori. Ho presentato un Powerpoint "Non e' uno Scatto, ma e' una Maratona" che ho creato da un'articolo che avevo letto riguardo la disabilita'. Quest'articolo e' la storia di ogni genitore di un bambino che ha una disabilita'. Questi sono i 7 punti che ho condiviso:
1. Io sono stanca/o.
2. Io sono invidiosa/o.
3. Mi sento sola/o.
4. Io ho paura/o.
5. Potresti smettere di dire "Poverino!"
6. Io sono umana/o.
7.Vorrei parlare del mio figlio/ e' veramente difficile parlare del mio figlio.

Questi 7 punti sono emozioni, momenti che noi genitori viviamo durante questo percorso e solo quando vediamo nostri figli raggiungere l'autosufficienza ci possiamo rendere conto quanto il viaggio e' stato eccezzionale. Ho avuto l'onore di conoscere genitori veramente in gamba!

Un concetto che e' uscito fuori dall'incontro anche da parte dei genitori e' stato un commento che piu' di un genitore ha fatto: "Non riesco a pensare a mio figlio come sordo. Parla. Sente. Non gli manca niente."
E' proprio cosi'. 




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