Wednesday, November 10, 2010

Lilly Commenta la Cotura

Lilly è bellissima...sensibile e sempre pronta ad aiutare il prossimo. Potete leggere suo blog qui.

E' passato un pò di tempo da quando non ho scritto più. Ora voglio inserire qui un corto che girava un pò di tempo fa su Facebook e vari siti.
Il corto mi aveva fatto tanta impressione, anche se la "trama" è troppo compressa e un pò esagerata. Ho trovato questa ragazza forte, forse irealisticamente forte, ma il punto è che davanti a lei c'era un muro di ignoranza, cosa che nella realtà capita sempre.

Il video si è voluto una provocazione e un segnale d'alarme per la mancanza di informazione riguardo la sordità, per i pregiudizi degli udenti già formati senza saper niente del mondo degli sordi, e io aggiungerei anche quello che non si dice nel film-perchè ha pocchssimi minuti- i pregiudizi e i complessi di inferiorità degli sordi.

Per abbattere i muri non bisogna essere proprio come questa ragazza, ma basta avere un pò di più fiducia in noi stessi e tentare sempre. Mai chiudersi dentro i nostri muri.

Riguardo al gesto di Chiara, la ragazza del video, quel gesto in cui lei mostrava al ragazzo i propri apparecchi acustici con la sfida negli occhi, è un gesto dico io coraggioso, se pensiamo ai maschi che non si possono nascondere dietro i capelli come noi le donne, e sono obbligati ad affrontare i sguardi indiscreti e cretini della gente ignorante e anche maleducata-perchè penso che la discrezione fa parte dell'educazione.

Questo gesto ha scocciato certi sordi, oppure ha fatto ammirare il coraggio agli altri. Per me, oltre un gesto di coraggio mi sembra un gesto di sfida contro tutti gli ignoranti e non particolarmente contro il ragazzo che piaceva a lei. Ognuno con la sua personalità e con la sua esperienza di vita.

Personalmente non sono scocciata di un gesto simile.Però, al primo incontro con una persona che diciamo mi piace, ma non sa niente di questo mondo mio non penso sia una buona idea mostrarli l'apparecchio acustico.
Un conto è dirlo, un altro mostralo al primo incontro. Si va avanti con i passi piccoli, prima di tutto ci si capisce la personalità dell'altro...poi se capita che la sua voce a volte non la capisci allora devi chiarire le cose...e poi...andrà come andrà!
Non dimentichiamo che una persona udente non conosce assolutamente niente del mondo sordità.
Mi è capitato di sentire la risposta: "e qual'è il problema? io vedo che parli e mi capisci quando parlo". Però quello è soltanto il primo confronto; ci sono tante cose da conoscere....ma non dall'inizio.
Io penso che se poi via via conoscendo un mondo diverso, se lui/lei scappa davanti al confronto con una persona sorda che vuole essere trattata uguale come gli altri ma anche capita, allora questa persona saprai com'è fatta: non vale la pena! Una persona superficiale in meno.

E l'amore? Quello vero cancella le barriere! Altre parole sono inutili.

Ma quelli che si fingono amici ma non capiscono niente di te? Quelli che pensano: "poverina!"? Uno schifo di gente senza sensibilità.
Quelli che la vita non gli ha messi alle prove, non capiranno mai la lotta di una persona per vivere normale. Non potranno mai vedere la proffondità di un cuore.

Non ho mai detto che non ho sofferto, ma non mostrerò mai la mia sofferenza davanti al mondo, per il semplice motivo che esistono esseri che non vogliono saper niente di quello che esiste al di là del LORO orizzonte, quali, invece di pensare "poverina!" o "cerca compassione..." non provano a condividere in modo semplice e capire che abiamo emozioni e pensieri, specialmente la DIGNITA'!
Non si perde la dignità mostrando al mondo la tua sofferenza, ma solo quando non sai quanto vali tu steso e ti lasci calpestrare le emozioni. In questo mondo non vale la pena mostrare la propria sensibilità.

Perchè manca la curiosità di conoscere...questo si che è un handicap. E a noi i sordi se manca il desiderio di confrontarci con il mondo udente affontando pregiudizi e barriere,e con la vita in generale, allora come ci vediamo nello specchio? Dobbiamo giudicarci anche noi stessi, non solo il mondo ignorante.


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