Sunday, May 17, 2009

Parla La FIADDA...


Pr. 49/09 On.le Ministro
Mariastella Gelmini
M.I.U.R.


Oggetto: Fiadda e l’integrazione nella scuola degli alunni con handicap sensoriali


Onorevole Ministro,

La Fiadda ( Famiglie Italiane Associate Difesa Diritti Audiolesi) dal 1973 opera sul territorio nazionale riunendo gli audiolesi e le loro famiglie nella condivisione e nella realizzazione del comune obbiettivo di integrare ”l’audioleso in condizioni di parità nel mondo dei normoudenti “ (Statuto art.2) .

Il primo obiettivo da realizzare è stato individuato nell’inserimento e nell’integrazione del proprio figlio nella scuola comune accanto ai coetanei udenti.
Abbiamo iniziato il nostro operato nei tempi in cui agli Istituti erano delegate tutte le attività educative e formative, in regime di quasi totale internato dall’infanzia all’età adulta. Pur riconoscendo agli Istituti stessi ed ai loro operatori un grande merito e funzione per quei tempi, i genitori si sono riappropriati del diritto in primis dell’educazione del proprio figlio e hanno dato inizio ad una innovazione radicale di pensiero della società in genere e della scuola in particolare chiedendo ed ottenendo l’inserimento nelle classi comuni dei propri figli a stretto contatto con i coetanei udenti, realizzando in tal modo la possibilità di esperienze quotidiane di vita in famiglia, nella scuola, nel proprio paese o città.

Per realizzare questo obbiettivo di base la FIADDA ha attivato capillari iniziative di informazione e formazione in collaborazione con Enti, Istituti Scientifici, Organizzazioni nazionali ed internazionali, Organismi Politici per ricercare ed attuare tutte quelle strategie che consentissero una normale qualità di vita pei propri figli e per tutte le persone sorde .

La seconda scelta qualificante ritenuta irrinunciabile per una vera socializzazione e possibilità di normale percorso scolastico è stato individuato nello sviluppo della parola e della competenza linguistica dei nostri figli, anche se alcuni Enti preposti alla rappresentanza delle persone sorde non hanno condiviso tale pensiero.

Per attuare tale obbiettivo sono state proposte agli Enti a ciò preposti le seguenti azioni clinico –riabilitativo- educative:
screening neonatale per l’individuazione della sordità dal 3° giorno di vita,quindi una diagnosi clinica precoce,
la protesizzazione od impianto cocleare,
la riabilitazione acustica attraverso logopedia ed altre discipline ritenute indispensabili,
il coinvolgimento della famiglia e della scuola nel percorso riabilitativo,
il lavoro in rete famiglia-scuola-enti sanitari e locali per gli adempimenti di legge per il diritto allo studio ( L.517/77 - L.104/92 e leggi successive).
Enti sanitari, Strutture educativo- scolastiche e territoriali sono state costantemente informate e coinvolte nell’adeguamento delle azioni in campo alle innovazioni scientifiche, tecniche e culturali che in questi ultimi anni sono state frequenti e rivoluzionarie nel dare risposte concrete ai bisogni della persona con minorazioni sensoriali ( si ricorda solo ad esempio lo screening neonatale e l’impianto cocleare)

Signor Ministro, oggi la Fiadda , pur consapevole di quanto raggiunto con il sostegno di tanti, è attenta a tutti quei miglioramenti che si rendono necessari nel mondo della scuola.
Ciò che solo 2 / 3 decenni fa poteva sembrare una utopia dei genitori, è oggi una realtà quotidiana: i nostri figli sordi sono tutti nei banchi della scuola accanto ai loro coetanei e coloro che oggi sono adulti possono presentare un curriculum studi completo di diploma e in moltissimi casi di diploma di laurea.

Oggi la Fiadda presenta a Lei Ministro una iniziativa che da alcuni Enti viene avanzata: l’introduzione della lingua dei segni nella scuola per gli alunni con minorazione uditiva.

Osteggiamo decisamente tale proposta
per i nostri figli per molteplici ragioni:

- innanzitutto poiché i nostri figli portano ed usano protesi acustiche/impianto cocleare che richiedono linguaggio verbale orale
- hanno sviluppato ,o sono in fase di sviluppo, di competenza linguistica verbale
- l’insegnate di sostegno, adeguatamente preparato, è tecnico adeguato ed efficace per sostenere il percorso di apprendimento accanto ai colleghi docenti
- il linguaggio verbale realizza il diretto accesso alle informazioni e l’autonomia di apprendimento ed è elemento indispensabile per la socializzazione con i propri coetanei
- il linguaggio verbale è orale e scritto (ciò che non avviene per la lingua dei segni)
- la lingua italiana è la modalità trasversale utilizzata per tutte le discipline di insegnamento
- la lingua italiana verbale trasmette tutte le informazioni con lessico idoneo.

La Fiadda rispetta coloro che per scelta o necessità desiderano adottare la lingua dei segni,ma in tal caso deve essere adottata solo per loro.

La FIADDA rammenta che i genitori hanno il diritto di scegliere il percorso comunicativo e scolastico per i loro figli e il perseverare nel voler inserire “interpreti della lingua dei segni” nelle classi di alunni sordi non rispetta la nostra scelta.

I finanziamenti che gli Enti Pubblici mettono a disposizione per i corsi di lingua dei segni, potrebbero essere utilizzati per fornire agli alunni con minorazione uditiva insegnanti di sostegno adeguati e adeguatamente preparati attraverso corsi di formazione.


Cogliamo l’occasione per comunicarLe anche il dispiacere e lo sconcerto di non essere stati invitati all’incontro tenutosi presso il Ministero da Lei amministrato, il 12 febbraio ultimo scorso, dove l’argomento verteva sui disabili sensoriali.

Con altri organismi quali AIES, Fiaces ed anche l’ENS avevamo avuto riunioni in cui veniva concordata una modalità di intervento nelle scuole che doveva raggiungere una condivisione.
FIADDA,come le suddette organizzazioni sono legittimate a rappresentare la disabilità uditiva, mentre al contrario,assistiamo al ripetersi di UNA INSPIEGABILE CONSUETUDINE CHE RITIENE L’ENS UNICO ORGANISMO DI CONSULTAZIONE.

Onorevole Ministro, l’ENS non rappresenta le famiglie dei bimbi e neppure tutti i giovani e gli adulti sordi, che orami cittadini integrati ci sostengono per continuare il nostro operato, nel rispetto di quanto faticosamente raggiunto in tutti questi anni.

Non vogliamo tornare indietro,e nella situazione odierna,dove la scuola per i nostri alunni si dimostra carente, confidiamo in una Sua convocazione per meglio specificare quanto raggiunto, ma anche per essere presenti nelle decisioni che possono essere messe in atto da codesto spettabile Ministero.

Con ossequio. Il Presidente
Silvana Baroni Pesce

Genova,05 /05/2009.

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