Fonte: Sanità News
UNA GUIDA PER GLI INSEGNANTI PER AIUTARE I BAMBINI CON PROBLEMI DI UDITO
0001
(Sn) - Pisa, 29 mar. - La disabilità uditiva in età infantile può determinare gravi difficoltà nell’apprendimento del linguaggio e di conseguenza problematiche a livello scolastico e di inserimento sociale. Alle criticità che incontrano i piccoli nel relazionarsi efficacemente con l’ambiente esterno, spesso si sommano gli svantaggi legati ad una scarsa conoscenza di questo tipo di disabilità, che determina spesso un approccio inadeguato sia da parte delle famiglie che delle istituzioni scolastiche.
Dall’entrata in vigore dello screening uditivo neonatale (che in Toscana è attivo dal 2007) ci sono sempre più casi di bambini in cui l’ipoacusia è diagnosticata precocemente ed è quindi possibile agire fin dai primi mesi di vita con un adeguato trattamento logopedico, supportato dall’applicazione di moderne protesi acustiche o dall’intervento di impianto cocleare. In questi casi le conseguenze possono essere limitate e lo sviluppo del bambino molto simile a quello dei coetanei normoudenti, sempre che si realizzino interventi adeguati e coordinati fra strutture socio-riabilitative, famiglia e scuola. Esistono però anche forme di sordità infantile diagnosticate con ritardo, di particolare gravità o associate ad altri handicap. In questi casi, se manca un adeguato supporto psico-sociale da parte delle istituzioni che accolgono il bambino, il rischio di emarginazione ed esclusione sociale diventa molto elevato.
Per aiutare le istituzioni scolastiche a comprendere la realtà attuale relativa alla disabilità uditiva, il personale dell’Unità operativa di Audiologia e foniatria universitaria dell’Aoup diretta dal Prof. Stefano Berrettini, insieme all’Asic (Associazione per la sordità e impianti cocleari), in collaborazione con le assessore alla pubblica istruzione di Comune e Provincia, Marilù Chiofalo e Miriam Celoni, ha organizzato un incontro formativo riservato agli insegnanti. Si tratta di un corso di aggiornamento rivolto agli operatori scolastici, dal titolo: “Il bambino con disabilità uditiva a scuola – Se lo conosci lo aiuti”, cui hanno preso parte medici e logopedisti della sudddetta Unità operativa, esperti della Fondazione “Stella Maris”, dell’Ufsmia (Unità funzionale salute mentale infanzia adolescenza) delle Aziende Usl 2 e Usl 5 e dell’Asic.
In occasione del corso è stato presentato un libretto molto dettagliato sulla materia, da distribuire nelle scuole di ogni ordine e grado, realizzato da logopediste e medici, nel quale attraverso spiegazioni chiare e precise, corredate anche da vignette illustrate, vengono fornite informazioni teoriche e pratiche sul funzionamento dell’udito, sulla sordità e le relative conseguenze comunicativo-linguistiche nonché le difficoltà scolastiche e sociali del bambino ipoacusico. Vengono inoltre affrontate le modalità attuali di approccio alla sordità, a partire dall’importanza dello screening neonatale, le tecniche di trattamento fra le quali l’intervento di impianto cocleare, gli approcci riabilitativi, il ruolo dei genitori e della scuola con consigli sulle strategie educative e comunicative più idonee a favorire lo sviluppo del bambino, nonché istruzioni pratiche per la corretta gestione delle protesi acustiche tradizionali o degli impianti cocleari. (Sn)
Thursday, March 31, 2011
Tuesday, March 29, 2011
Mio Figlio Sordo Parla....a Cosa Serve Un Interprete LIS?
Valentina ha lasciato questo commento che vorrei condividere sul post "MIO FIGLIO SORDO SENTE
E...PARLA: DDL.N° 831 COSA?...":
Il ddl prende le mosse nel suo primo punto proprio dalla Convenzione
ONU sui diritti delle persone con disabilità che mette nero su bianco
che i diritti di un essere umano con un difetto fisico non sono
scontati.
La Repubblica Italiana riconosce la lingua dei segni italiana LIS: il
governo ha anche il compito di ratificare che una lingua è una lingua?
Dov’è la ratifica dell’italiano?
“La Repubblica riconosce la lingua dei segni italiana (LIS) e ne
promuove l’acquisizione e l’uso, promuovendo altresì l’acquisizione e
l’uso da parte delle persone sorde della lingua orale e scritta”. Una
frase politicamente corretta ed ineccepibile. Tuttavia quell’ “altresì”
mette la lingua orale al secondo posto come se fosse un “piccolo
sfizio” concesso in seconda battuta. Proprio la lingua, “piccolo
sfizio” grande chiave di volta della libertà individuale, della piena
espressione delle proprie qualità, della lotta all’emarginazione, pari
al piccolo grande passo per l’umanità, diritto fondamentale di tutti.
Si implica che la lingua prima e naturale delle persone che per
sventura nascono o diventano sorde non è quella italiana, non è quella
orale, ma quella dei segni. Come è possibile pensare che, sulla base di
un mero dato fisico un bambino, una persona abbia una lingua diversa da
quella della madre, della famiglia, dei vicini di casa, del proprio
paese, della propria nazione? E non la si chiama violenza questa?
Tutto ciò “in attuazione degli articoli 3 e 6 della Costituzione”.
L’articolo 6 della Costituzione così recita: “La Repubblica tutela con
apposite norme le minoranze linguistiche”.
Le persone sorde sono dunque una minoranza linguistica? Ma come è
possibile essere parte di una minoranza linguistica solo per una
disabilità anzi no, per una caratteristica fisica?
Sorgono dei dubbi a proposito delle rivendicazioni dei diritti dei
disabili. I sordi dunque sono disabili o sono una minoranza
linguistica?
Hanno diritto all’indennità di comunicazione o no? Hanno
diritto all’invalidità civile o no? Secondo tale logica dovremmo dare
l’indennità di comunicazione e l’interprete a scuola e al lavoro e
negli uffici pubblici anche a tutte le altre minoranze linguistiche.
In ultima analisi è solo una la domanda che dovremmo porci: le persone
sorde possono parlare? Sì o no?
No: adoperiamoci tutti perché la LIS sia conosciuta da più persone
possibile.
Sì: a che serve la LIS? A che serve il ddl 831?
www.valentinapaoli.it
Monday, March 28, 2011
Test Audiometrico Strumentale per chi Guida?
Un membro del forum ha lasciato il link del blog Automobilista.it con il seguente post:
Udito, basterebbe il normale esamino
A Torino, qualche tempo fa, una ragazza è morta a causa di un incidente stradale provocato da un automobilista 82enne sordo. Non sarà questo l’unico caso in Italia. Da qui, però, e da altri incidenti gravissimi come quello, si parte per dire che serve l’introduzione obbligatoria del test audiometrico strumentale. Se vuoi ottenere o rinnovare la patente, dimostrami che ci senti. È quanto emerso a una tavola rotonda per discutere di “Sicurezza stradale e udito”.
Siamo sicuri che l'incidente è stata provocata dalla sua sordità? O potrebbe essere stata a causa dei riflessi mancanti? In 82 anni quanti incidenti ha fatto? Quante persone ascoltano la radio a livelli spaccatesta? Dovremmo pure eliminare la radio e l'ipod?
Non ho problemi con l'esame, ma vorebbe dire che mio figlio sordo non potrà guidare?
Oppure, potrà guidare perchè come chi non vede porta gli occhiali, chi non sente ha le protesi o l'impianto cocleare?
Comunque, riguardo al test audiometrico strumentale, avrei un idea su chi potrebbe fornirlo:-)
Sarei curiosa di sapere cosa pensano di questo articolo chi guida ed è sordo.
Mah.
Friday, March 25, 2011
Italia-USA-Italia-USA...
Sono rimasta sorpresa quando ho visto il video di Aiden sulla pagina di un'amica Italiana su facebook. Seguo Aiden da quando è nato e la sua mamma bellissima che scrive un blog ispirazionale. Ho avuto il piacere di conoscerli ad un evento a Baltimora due anni fa che abbiamo organizzato attraverso il gruppo di sostegno americano. Bellissimo...e adesso queste due mamme internazionali sono amiche su facebook. La comunità cresce, come i nostri figli...
Thursday, March 24, 2011
Sordità e Meningite....Fiducia, Impegno e L'Impianto Cocleare
Ciao a tutti, sono la mamma di Alessio, ormai un ragazzo di 21 anni, che all'età di due anni e mezzo ha avuto meningite ed è proprio da lì che inizia la nostra storia....... questa malattia ha trasformato la nostra vita, infatti Alessio è diventato ipoacusico bilateralmente. Da quel momento vi lascio immaginare come la vita di una famiglia "normale" sia cambiata di colpo, ci siamo trovati proiettati in un incubo. Noi viviamo a Viareggio, siamo stati inviati all'ospedale Santa Chiara di Pisa per tutti gli accertamenti e per la protesizzazione e non finirò mai di ringraziare l'Equipe del dottor Berrettini, tutti i tecnici, la logopedista Ramona che con professionalità ed UMANITA' ci hanno seguiti in tutto il percorso prima e dopo l'impianto cocleare.
La mia testimonianza non vuole essere di raccontare tutte le sofferenze e difficoltà passate, ma quella di una persona, di una mamma che stà raccogliendo insieme a suo figlio i frutti di tanto lavoro e tanto dolore. I nostri figli sono unici e speciali !!!!!!!!!! Non perchè sordi ma perchè sono persone in grado di fare cose che noi genitori all'inizio del loro percorso non avremmo nemmeno pensato. Alessio stà frequentando il primo anno di Università a La Spezia per diventare Ingegnere Nautico, non è una strada facile ma la stà percorrendo con i suoi tempi, le sue forze e soprattutto a testa alta!!!!!!!
Dico a tutti i genitori di guardare avanti con fiducia, il percorso di recupero dei nostri figli non è sempre facile, se noi li incoraggeremo, se lavoreremo con loro potranno costruirsi ul futuro che vorranno!!!!!!
La mia testimonianza non vuole essere di raccontare tutte le sofferenze e difficoltà passate, ma quella di una persona, di una mamma che stà raccogliendo insieme a suo figlio i frutti di tanto lavoro e tanto dolore. I nostri figli sono unici e speciali !!!!!!!!!! Non perchè sordi ma perchè sono persone in grado di fare cose che noi genitori all'inizio del loro percorso non avremmo nemmeno pensato. Alessio stà frequentando il primo anno di Università a La Spezia per diventare Ingegnere Nautico, non è una strada facile ma la stà percorrendo con i suoi tempi, le sue forze e soprattutto a testa alta!!!!!!!
Dico a tutti i genitori di guardare avanti con fiducia, il percorso di recupero dei nostri figli non è sempre facile, se noi li incoraggeremo, se lavoreremo con loro potranno costruirsi ul futuro che vorranno!!!!!!
Friday, March 18, 2011
Da Baltimora....alla Toscana
Vi scrivo da Baltimora.
Due settimane fa, mia nonna si e' sentita male ed e' stata ricoverata.
La nonna era come una mamma per me tutta la vita e vivere in Italia in un momento di quel genere e' veramente pesante.
Ho deciso di partire.
Ho comunicato questa decisione a Jordan e Sofia.
Un giorno Jordan mi ha detto: "Mamma, lascia Sofia a casa e portami con te, vorrei vedere la nonna."
Un altro giorno, Sofia mi ha detto: "Mamma, lascia Jordan a casa e portami con te, vorrei vedere la nonna e fare shopping."
Non potevo portare entrambi, allora questa volta ho volato sola.
Dalla casa di riposo, ho telefonato ai bimbi. Cosi' potevano parlare con la Nonna che adesso sta meglio. Prima ha parlato Sofia che ha passato il telefono a Jordan, mentre mia nonna gli parlava.
Jordan: "Grammy, I love you."
Grammy: "Jordan, I love you, I'll see you in the summer. Do a good job in school!"
Questo e' cio' che viene chiamato...un momento impianto cocleare.
Due settimane fa, mia nonna si e' sentita male ed e' stata ricoverata.
La nonna era come una mamma per me tutta la vita e vivere in Italia in un momento di quel genere e' veramente pesante.
Ho deciso di partire.
Ho comunicato questa decisione a Jordan e Sofia.
Un giorno Jordan mi ha detto: "Mamma, lascia Sofia a casa e portami con te, vorrei vedere la nonna."
Un altro giorno, Sofia mi ha detto: "Mamma, lascia Jordan a casa e portami con te, vorrei vedere la nonna e fare shopping."
Non potevo portare entrambi, allora questa volta ho volato sola.
Dalla casa di riposo, ho telefonato ai bimbi. Cosi' potevano parlare con la Nonna che adesso sta meglio. Prima ha parlato Sofia che ha passato il telefono a Jordan, mentre mia nonna gli parlava.
Jordan: "Grammy, I love you."
Grammy: "Jordan, I love you, I'll see you in the summer. Do a good job in school!"
Questo e' cio' che viene chiamato...un momento impianto cocleare.
Monday, March 14, 2011
SCONSIGLIATISSIMO! ;-)
Ok.
Per tutte le mamme che vorebbero farsì che i loro figli possano sentire anche in acqua- aggiungo questo link che sta girando i forum Americani. In nessunissimo modo è consigliato.
Beh...ho detto tutto:-)
Divertitevi:-)...e grazie mille a Kaitlyn...
Cliccatelo;-)
Here are the instructions!
Per tutte le mamme che vorebbero farsì che i loro figli possano sentire anche in acqua- aggiungo questo link che sta girando i forum Americani. In nessunissimo modo è consigliato.
Beh...ho detto tutto:-)
Divertitevi:-)...e grazie mille a Kaitlyn...
Cliccatelo;-)
Here are the instructions!
Friday, March 11, 2011
Non Ho Parole...Veramente...Lascio Parlare all'ENS
Nei giorni scorsi l’ENS ha presentato un esposto all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, per segnalare un messaggio pubblicitario della società MAICO, che moltissimi sordi avevano ritenuto fortemente offensivo e lesivo della propria dignità.
Tale pubblicità, ritraeva un asino con due imbuti alle orecchie e recava il messaggio “Non c’è più sordo di chi non vuol sentire! Lascia la sordità agli asini”.
Nell’esposto abbiamo sottolineato come la strategia mediatica dell’azienda in questione ignorasse la realtà della sordità, di fatto facendo credere all’ignaro lettore che la persona sorda “rifiutasse la cura”, pur essendo disponibili i miracolosi ausili protesici della predetta ditta, invitando tutti a “lasciare la sordità agli asini”.
Tale pubblicità, ritraeva un asino con due imbuti alle orecchie e recava il messaggio “Non c’è più sordo di chi non vuol sentire! Lascia la sordità agli asini”.
Nell’esposto abbiamo sottolineato come la strategia mediatica dell’azienda in questione ignorasse la realtà della sordità, di fatto facendo credere all’ignaro lettore che la persona sorda “rifiutasse la cura”, pur essendo disponibili i miracolosi ausili protesici della predetta ditta, invitando tutti a “lasciare la sordità agli asini”.
È evidente che qui l’asino era sinonimo di ignorante, stupido, arretrato, con tanto di imbuto arrugginito nelle orecchie.
Con grande tempestiva e serietà, il Comitato di Controllo dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria - cui va tutto il nostro più sincero apprezzamento - ha deliberato di emettere ingiunzione di desistenza alla MAICO, la quale ha comunicato di avere sospeso ed annullato la campagna pubblicitaria in oggetto.
Tuesday, March 8, 2011
Articolo ed AUGURI ALLE DONNE/MAMME
"Dove finiscono le mie capacità comincia la mia fede e una forte fede vede l'invisibile crede l'incredibile e ottiene l'impossibile"- IKEDA
Sordità infantile, la riabilitazione inizia dalla diagnosi
Più di mezzo milione di adulti soffre di una sordità grave invalidante e sono oltre mille i bambini che, ogni anno, nascono con sordità congenita, determinata da una lesione della coclea, l'organo sensoriale dell'udito. Una situazione preoccupante e per di più in peggioramento, visto che, secondo l'Associazione italiana per la ricerca sulla sordità l'incremento annuo dei disturbi uditivi si aggira intorno ai due punti percentuali. A prescindere dall'età, comunque, il disturbo dell'udito, se non adeguatamente gestito, può essere causa di difficoltà comunicative e relazionali nonché interferire sulla qualità di vita di chi ne è colpito. Per questo la diagnosi precoce è fondamentale e la riabilitazione logopedica può fare la differenza. Sono questi i temi al centro della Giornata europea della logopedia, che si celebra il 6 marzo. La conferenza stampa di presentazione dell'evento è stata l'occasione per fare il punto della situazione.
I segni per riconoscere la sordità nel bambino
Il bambino non si gira quando è chiamato? Non alza il capo a rumori improvvisi o estranei? C'è ritardo nella lallazione o nella comparsa delle prime parole? Sono tre indizi sufficienti a sospettare un'ipoacusia del bambino. Segni che anche il genitore può riscontrare nella quotidianità, per questo di fronte al minimo dubbio, spiegano gli esperti, sarà utile rivolgersi al pediatra e iniziare uno specifico percorso diagnostico: accanto a esami strumentali e a visite specialistiche per valutare l'apparato uditivo e misurarne la capacità, verrà effettuato un bilancio logopedico delle abilità comunicative. «Negli anni» spiega Tiziana Rossetto, presidente Fli (Federazione logopedisti italiani) «lo screening prenatale e neonatale ha permesso di identificare e inviare a una diagnosi precoce molti bambini affetti da sordità alla nascita e di iniziare un tempestivo percorso educativo e riabilitativo. Naturalmente solo alla conferma di diagnosi di sordità gli approfondimenti specialistici saranno fondamentali per scegliere i rimedi utili (uso della protesi o posizionamento dell'impianto cocleare) e per programmare l'intervento riabilitativo logopedico e il percorso educativo e scolastico più idoneo. In pratica» continua Rossetto «in base alle caratteristiche, all'età e alle esigenze del paziente, il logopedista effettuerà il cosiddetto "bilancio logopedico", volto a definire le abilità comunicative non verbali e verbali linguistiche del bambino, le capacità percettivo-uditive, la prestazionalità generale e il trattamento riabilitativo. Utile» conclude l'esperta «il counselling logopedico che permetterà di guidare la famiglia e le altre agenzie sociali ed educative coinvolte (es. scuola, lavoro) nel percorso di vita dell'individuo». Per fare informazione e aumentare la conoscenza del problema Fli ha organizzato una serie di eventi sul territorio: tra queste l'attivazione in molte regioni di un filo diretto con un logopedista, la pubblicazione di opuscoli informativi, l'apertura di infopoint presso strutture sanitarie e nelle piazze. «La comunicazione» spiega Oskar Schindler, professore, già ordinario di Audiologia e Foniatria, «è un'abilità molto importante e di vitale importanza. Meglio, perciò, non sottovalutare il problema in particolare nelle fasce d'età pediatriche e adolescenti.
Per informazioni sulla giornata dal 7 all'11 marzo dalle 10 alle 12, il numero da chiamare è 049/8647936. È possibile anche inviare una e-mail all'indirizzo info@fli.it o visitare il sito www.fli.it
Sunday, March 6, 2011
Barbara
E' incredibile come il "QUOTIDIANO" diventa qualcosa di miracolosa..."
- La Mamma di 2 ragazzi nati con sordità profonda bilaterale neurosensoriale, entrambi con l'impianto cocleare bilaterale.
Quello più grande è stato appena accettato all'Università.
Una mamma che racconta le sue esperienze con i suoi figli più grandi di Jordan, che mi aiuta a superare le mie di difficoltà.
La comunità cresce...in tutti i sensi.
- La Mamma di 2 ragazzi nati con sordità profonda bilaterale neurosensoriale, entrambi con l'impianto cocleare bilaterale.
Quello più grande è stato appena accettato all'Università.
Una mamma che racconta le sue esperienze con i suoi figli più grandi di Jordan, che mi aiuta a superare le mie di difficoltà.
La comunità cresce...in tutti i sensi.
Saturday, March 5, 2011
Senti Chi Parla: Copie Disponibili in PDF
Iniziativa:
nei bambini ipoacusici ad uso di genitori ed insegnanti.
Sono stata contattata da una logopedista di nome Serena Crincoli. Mi ha inviato una copia di questa guida utilissima, soprattutto perchè c'è anche una parte per gli insegnanti. Serena si è resa disponibile a mandare copie ai genitori che la contattano via mail: scrincoli@libero.it
Una parte dell'informazione per gli insegnanti:
La scelta di inserire dei consigli rivolti agli insegnanti, nasce dalla nostra esperienza di logopediste operanti nel settore scolastico. Noi abbiamo la grande fortuna di avere solo un corridoio che ci separi dalle classi dei nostri bimbi, siano essi nella scuola dell’infanzia, primaria o media. Questo ci dà la grande opportunità di comunicare quotidianamente con gli insegnanti curriculari e di sostegno nonché con le altre figure che compongono l’equipe multidisciplinare, offrendo i nostri consigli, rispondendo a domande e dubbi che loro possono avere e confrontandoci sui percorsi effettuati dai bambini.
Purtroppo nella maggior parte dei casi la scuola non è in comunicazione con il logopedista del bambino sordo e spesso si trova impreparata a gestirlo nel contesto classe. Pertanto, senza la pretesa di insegnare il mestiere a nessuno, ma solo alla luce della nostra esperienza e delle varie situazioni di difficoltà scolastica in cui in tutti questi anni ci siamo trovate, abbiamo deciso di fornire alcune semplici indicazioni.
Le prime considerazioni da fare riguardano l’acustica dell’aula
Dobbiamo ricordare che la sordità è un deficit sensoriale che limita
Per gli insegnanti la ricezione degli stimoli uditivi e, benché il bambino indossi una tecnologia che riduca tale difficoltà, bisogna tener conto di alcuni aspetti tecnici.
- Il riflesso del suono e il rumore di fondo sono le principali problematiche che si possono riscontrare nell’aula e che possono essere ridotte con semplici accorgimenti:
- Diminuire i rumori di fondo (es. un’aula che affacci sulla strada, trafficata e rumorosa, non è da preferire).
- Aumentare superfici morbide e fonoassorbenti come tappeti in gomma, gommini sotto i piedi di sedie e banchi.
- Ridurre la distanza tra insegnante e bambino. A questo proposito sarebbe opportuno che i banchi fossero disposti a ferro di cavallo e che il bambino avesse la possibilità di cambiare posto a seconda delle varie
attività
Un altro importante aspetto riguarda l’atteggiamento degli insegnanti nei confronti del bambino sordo e le possibili strategie che loro possono utilizzare affinché le modalità di insegnamento siano più vicine alle sue caratteristiche.
Ecco perché nelle prossime pagine parleremo direttamente a loro.
GIORNATA EUROPEA DELLA LOGOPEDIA
Senti Chi Parla: Breve guida per la crescita e l’apprendimentonei bambini ipoacusici ad uso di genitori ed insegnanti.
Sono stata contattata da una logopedista di nome Serena Crincoli. Mi ha inviato una copia di questa guida utilissima, soprattutto perchè c'è anche una parte per gli insegnanti. Serena si è resa disponibile a mandare copie ai genitori che la contattano via mail: scrincoli@libero.it
Una parte dell'informazione per gli insegnanti:
La scelta di inserire dei consigli rivolti agli insegnanti, nasce dalla nostra esperienza di logopediste operanti nel settore scolastico. Noi abbiamo la grande fortuna di avere solo un corridoio che ci separi dalle classi dei nostri bimbi, siano essi nella scuola dell’infanzia, primaria o media. Questo ci dà la grande opportunità di comunicare quotidianamente con gli insegnanti curriculari e di sostegno nonché con le altre figure che compongono l’equipe multidisciplinare, offrendo i nostri consigli, rispondendo a domande e dubbi che loro possono avere e confrontandoci sui percorsi effettuati dai bambini.
Purtroppo nella maggior parte dei casi la scuola non è in comunicazione con il logopedista del bambino sordo e spesso si trova impreparata a gestirlo nel contesto classe. Pertanto, senza la pretesa di insegnare il mestiere a nessuno, ma solo alla luce della nostra esperienza e delle varie situazioni di difficoltà scolastica in cui in tutti questi anni ci siamo trovate, abbiamo deciso di fornire alcune semplici indicazioni.
Le prime considerazioni da fare riguardano l’acustica dell’aula
Dobbiamo ricordare che la sordità è un deficit sensoriale che limita
Per gli insegnanti la ricezione degli stimoli uditivi e, benché il bambino indossi una tecnologia che riduca tale difficoltà, bisogna tener conto di alcuni aspetti tecnici.
- Il riflesso del suono e il rumore di fondo sono le principali problematiche che si possono riscontrare nell’aula e che possono essere ridotte con semplici accorgimenti:
- Diminuire i rumori di fondo (es. un’aula che affacci sulla strada, trafficata e rumorosa, non è da preferire).
- Aumentare superfici morbide e fonoassorbenti come tappeti in gomma, gommini sotto i piedi di sedie e banchi.
- Ridurre la distanza tra insegnante e bambino. A questo proposito sarebbe opportuno che i banchi fossero disposti a ferro di cavallo e che il bambino avesse la possibilità di cambiare posto a seconda delle varie
attività
Un altro importante aspetto riguarda l’atteggiamento degli insegnanti nei confronti del bambino sordo e le possibili strategie che loro possono utilizzare affinché le modalità di insegnamento siano più vicine alle sue caratteristiche.
Ecco perché nelle prossime pagine parleremo direttamente a loro.
Wednesday, March 2, 2011
E Divertiamoci un Pò
Una mamma ha lasciato un commento sul gruppo di sostegno americano e lo vorrei condividere con voi...
E' passato un anno da quando mio figlio ha fatto l'intervento per l'impianto cocleare e 11 mesi da quando è stato attivato. Noto dei progressi, ma per rendermi conto ancora di più mi è venuto in mente un'idea- un gioco. Praticamente ho chiesto a mio figlio di stare in piedi in una stanza e di chiudere gli occhi. Abbiamo girato le stanze della casa. Per esempio, nel bagno ho tirato lo sciacquone e lui doveva indicare da dove proveniva il rumore. Abbiamo girato tutta la casa provando due o tre cose in ogni stanza. Si è divertito tantissimo e mi ha veramente stupito!!
Ha capito la differenza fra il phon e l'aspirapolvere...lo sciacquone e l'acqua che scorre dal lavandino. Una volta abbiamo cercato di rendere la cosa più difficile tirando lo sciacquone mentre andava il phon, ma mi ha guardato per dirmi "Non ci provare"!
Bellissimo...
E' passato un anno da quando mio figlio ha fatto l'intervento per l'impianto cocleare e 11 mesi da quando è stato attivato. Noto dei progressi, ma per rendermi conto ancora di più mi è venuto in mente un'idea- un gioco. Praticamente ho chiesto a mio figlio di stare in piedi in una stanza e di chiudere gli occhi. Abbiamo girato le stanze della casa. Per esempio, nel bagno ho tirato lo sciacquone e lui doveva indicare da dove proveniva il rumore. Abbiamo girato tutta la casa provando due o tre cose in ogni stanza. Si è divertito tantissimo e mi ha veramente stupito!!
Ha capito la differenza fra il phon e l'aspirapolvere...lo sciacquone e l'acqua che scorre dal lavandino. Una volta abbiamo cercato di rendere la cosa più difficile tirando lo sciacquone mentre andava il phon, ma mi ha guardato per dirmi "Non ci provare"!
Bellissimo...
Tuesday, March 1, 2011
Sostegno...Quando il Silenzio Parla
Sembrerebbe che il gruppo Sordità online Forum sia sparito...speriamo di no. Nel frattempo si è aperto un gruppo SOL facebook, cliccami se volete - vi aggiungo. Quando sono andata a cercare per vedere cosa era successo al gruppo, ho trovato questa poesia scritta dalla Mamma di un bambino con una sordità profonda...
Volevo che la leggesse anche voi, perche' se sono arrivata a superare quella drammatica fase in cui scoprii la sordita' di mio figlio, e' stao anche grazie a voi.
Anzi, aggiungerei, sopratutto grazie a voi.
Non lasciarmi sola,
stringimi la mano,
cosi’, ancora piu’ forte
Ho bisogno di te
Vieni piu’ vicino
Accarezzami il viso,
sussurrami una melodia
fa che io sia libera
fa troppo male
tutto cio’ che vedo
Credevo di essere forte
Ma ho tanta paura
Questo sorriso
Mi costa troppo sacrificio
Non riesco ad accettare
Quello che mi circonda
Eccolo,
il bambino che non trova le parole
e’ qui con me
consola anche lui
Cos’è questo silenzio?
Mi spaventa
Parla, grida, canta
Ma non stare zitto
Vorrei gridare al mondo
Tutto il mio dolore
Perche’ stai piangendo?
Non farlo spaventare
Lui capisce che tu stai male
Il bambino che non trova le parole
E’ un bambino speciale
Ascolta con il cuore
Tutto cio’ che gli altri
Non riescono ad ascoltare
Con le orecchie
Il bambino che non trova le parole
Mi accarezza piano la mano e mi sorride
E’ cosi’ bello il suo tocco
Che se potessi sentirlo un’ultima volta
Sento che potrei morire felice…
Potrei strapparmi il cuore dal petto
E donarglielo interamente
Potrei rubare al cielo la luna
Solo in cambio di un suo sorriso
Vedo un po’ di luce adesso
La mia anima si tormenta
Un solo grido sembra uscire dalle
Mie labbra
Aiutatemi!
E la mia mano allenta la sua stretta
Sempre di piu’,
sempre di piu’…
Ho sonno di un po’ di pace
Ansimo la quiete per i miei sensi
Nulla appare piu’ importante
Come allora…
Il bambino che non trova le parole
Adesso mi guarda con rabbia
Sono tuo figlio,
alzati, abbracciami, accettami
fa che il mio silenzio
non diventi la tua croce
Cosa sto facendo?
Lasciami libera,
dolore abbandonami,
una madre deve solo amare
senza spazi ne confini
l’imperfezione non e’ un difetto
da cancellare
Vieni qui, figlio mio
Perdonami se puoi
E se potessi tornare indietro
Nulla di cio’ che e’ stato
Potrei mai cambiare
Se Dio non m’avesse permesso
Di essere tua madre
Il mio cuore non sarebbe piu’ guarito
Adesso ho capito:
tutto sembra avere un senso
ed io m’accorgo all’improvviso
di non aver mai amato
nessun altro all’infuori di te.
Ti stringo forte tra le braccia
Ti sento tremare
Non piangere
La mia punizione e’ troppo grande
Mi inginocchio dinanzi a te
Come ho potuto farti coi’ male?
Perdono, perdono, perdono
Potrei gridarlo all’infinito
Fino a rimanere senza voce
I nostri silenzi ci uniscono
Come corde di violino
Attraversano mille parole
Ed ho la certezza assoluta
Che queste resteranno sempre
Le conversazioni piu’ profonde
Di tutta quanta la mia vita.
Ti amo, ti amo, ti amo
Oh Signore potrei morire adesso
Per tutto l’amore che sento
E non m’importa di sentirti
Gridare “mamma”
Il tuo cuore accanto al mio
Urla piu’ forte di qualsiasi
Altra parola.
Volevo che la leggesse anche voi, perche' se sono arrivata a superare quella drammatica fase in cui scoprii la sordita' di mio figlio, e' stao anche grazie a voi.
Anzi, aggiungerei, sopratutto grazie a voi.
Non lasciarmi sola,
stringimi la mano,
cosi’, ancora piu’ forte
Ho bisogno di te
Vieni piu’ vicino
Accarezzami il viso,
sussurrami una melodia
fa che io sia libera
fa troppo male
tutto cio’ che vedo
Credevo di essere forte
Ma ho tanta paura
Questo sorriso
Mi costa troppo sacrificio
Non riesco ad accettare
Quello che mi circonda
Eccolo,
il bambino che non trova le parole
e’ qui con me
consola anche lui
Cos’è questo silenzio?
Mi spaventa
Parla, grida, canta
Ma non stare zitto
Vorrei gridare al mondo
Tutto il mio dolore
Perche’ stai piangendo?
Non farlo spaventare
Lui capisce che tu stai male
Il bambino che non trova le parole
E’ un bambino speciale
Ascolta con il cuore
Tutto cio’ che gli altri
Non riescono ad ascoltare
Con le orecchie
Il bambino che non trova le parole
Mi accarezza piano la mano e mi sorride
E’ cosi’ bello il suo tocco
Che se potessi sentirlo un’ultima volta
Sento che potrei morire felice…
Potrei strapparmi il cuore dal petto
E donarglielo interamente
Potrei rubare al cielo la luna
Solo in cambio di un suo sorriso
Vedo un po’ di luce adesso
La mia anima si tormenta
Un solo grido sembra uscire dalle
Mie labbra
Aiutatemi!
E la mia mano allenta la sua stretta
Sempre di piu’,
sempre di piu’…
Ho sonno di un po’ di pace
Ansimo la quiete per i miei sensi
Nulla appare piu’ importante
Come allora…
Il bambino che non trova le parole
Adesso mi guarda con rabbia
Sono tuo figlio,
alzati, abbracciami, accettami
fa che il mio silenzio
non diventi la tua croce
Cosa sto facendo?
Lasciami libera,
dolore abbandonami,
una madre deve solo amare
senza spazi ne confini
l’imperfezione non e’ un difetto
da cancellare
Vieni qui, figlio mio
Perdonami se puoi
E se potessi tornare indietro
Nulla di cio’ che e’ stato
Potrei mai cambiare
Se Dio non m’avesse permesso
Di essere tua madre
Il mio cuore non sarebbe piu’ guarito
Adesso ho capito:
tutto sembra avere un senso
ed io m’accorgo all’improvviso
di non aver mai amato
nessun altro all’infuori di te.
Ti stringo forte tra le braccia
Ti sento tremare
Non piangere
La mia punizione e’ troppo grande
Mi inginocchio dinanzi a te
Come ho potuto farti coi’ male?
Perdono, perdono, perdono
Potrei gridarlo all’infinito
Fino a rimanere senza voce
I nostri silenzi ci uniscono
Come corde di violino
Attraversano mille parole
Ed ho la certezza assoluta
Che queste resteranno sempre
Le conversazioni piu’ profonde
Di tutta quanta la mia vita.
Ti amo, ti amo, ti amo
Oh Signore potrei morire adesso
Per tutto l’amore che sento
E non m’importa di sentirti
Gridare “mamma”
Il tuo cuore accanto al mio
Urla piu’ forte di qualsiasi
Altra parola.
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