Sunday, May 29, 2011

Una Delle Nostre...

Un abbraccionissima alla famiglia che ha iniziato un percorso di eccellenza con un chirurgo di eccellenza....e con tutto un gruppo di persone alle spalle pronto a sostenerla nel percorso.

L'operazione realizzata
all'Ospedale di Martini
di Torino su una piccola
affetta da gravissima
forma di sordità congenita
TORINO


Primo intervento in Piemonte di posizionamento di un impianto cocleare su una bimba di 12 mesi all’ospedale Martini dell’Asl To1. Nel reparto di Otorinolaringoiatria diretto dal Dr. Giovanni Succo, è stato effettuato nei giorni scorsi dall’equipe composta dal dr. Diego Di Lisi e dagli anestesisti Dr. Luigi Parigi e Dr.sa Tiziana Bersano) un intervento su una bimba affetta da una gravissima forma di sordità congenita. Si tratta della più piccola paziente nella quale è stato possibile intervenire con un simile impianto.

“Questo – commenta il dr. Succo - è il frutto di un buon lavoro che si sta svolgendo nella Regione Piemonte sul problema della sordità infantile e che sta portando ad un allargamento delle competenze e dei luoghi in cui si possono effettuare questi interventi, con l’obiettivo della regione di ottenere una completa autonomia rispetto a questa problematica sanitaria e sociale”.

Il caso precedente risale al 2007, quando lo stesso intervento, grazie alle competenze dei reparti di Anestesiologia – Rianimazione e Terapia Antalgica diretta dal Dr. Luigi Parigi e di Pediatria diretta dalla Dr.sa Pina Teresa Capalbo, veniva effettuato dal Dr. Diego Di Lisi su una bimba di 16 mesi. Nel 2005 la Regione Piemonte accreditava l’Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Martini, diretta dal Dr. Giovanni Succo, quale centro per la diagnosi ed il trattamento della sordità profonda nel bambino e nell’adulto. Dopo due anni di esperienza nell’adulto e nel bambino più grande, è stato possibile intervenire anche bambini con età inferiore ai due anni. Il 20 maggio scorso è stato “inaugurato” il CENTRO CIAO, Centro Infantile di Audiologia ed Otologia dell’Ospedale Martini, nel quale operano con altissime competenze professionali neonatologi, pediatri, anestesisti infermieri di reparto e di sala operatoria. Al Martini ogni anno vengono operati più di 300 bambini affetti da malattie delle alte vie respiratorie di diverso genere e gravità.

Il centro CIAO, il cui logo è rappresentato da una mano con una chiocciola nel palmo, rappresenta un nuovo modello organizzativo le cui potenzialità qualitative dell’assistenza erogata potranno mantenersi di altissimo livello, grazie alla strategia di coinvolgere le diverse figure professionali convergenti sul bambino (neonatologo, pediatra, audiologo, neuropsichiatria, otorinolaringoiatra, anestesista, radiologo) non solo nel programma diagnostico e clinico, ma anche, e soprattutto, nella delicata fase riabilitativa e rieducativa che, nel bambino sordo, è particolarmente importante e delicata. Questo è possibile con l’applicazione di quel concetto di rete o di “falangi di una stessa mano” che ha permesso di affidare al territorio molte fasi del processo (logopedia, educazione, appoggio scolastico, ecc…), ma che ha consentito al Servizio di mantenere “nel palmo della mano” la responsabilità del percorso. La delega significa in questo caso responsabilizzare e formare il territorio sulle nuove prospettive di diagnosi e cura della sordità, generando un intreccio virtuoso di competenze tra il centro e la periferia. La responsabilità dell’outcome è dunque centrale perché al centro del sistema c’è il bambino, protetto come nel palmo di una mano.

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