Tuesday, March 29, 2011
Mio Figlio Sordo Parla....a Cosa Serve Un Interprete LIS?
Valentina ha lasciato questo commento che vorrei condividere sul post "MIO FIGLIO SORDO SENTE
E...PARLA: DDL.N° 831 COSA?...":
Il ddl prende le mosse nel suo primo punto proprio dalla Convenzione
ONU sui diritti delle persone con disabilità che mette nero su bianco
che i diritti di un essere umano con un difetto fisico non sono
scontati.
La Repubblica Italiana riconosce la lingua dei segni italiana LIS: il
governo ha anche il compito di ratificare che una lingua è una lingua?
Dov’è la ratifica dell’italiano?
“La Repubblica riconosce la lingua dei segni italiana (LIS) e ne
promuove l’acquisizione e l’uso, promuovendo altresì l’acquisizione e
l’uso da parte delle persone sorde della lingua orale e scritta”. Una
frase politicamente corretta ed ineccepibile. Tuttavia quell’ “altresì”
mette la lingua orale al secondo posto come se fosse un “piccolo
sfizio” concesso in seconda battuta. Proprio la lingua, “piccolo
sfizio” grande chiave di volta della libertà individuale, della piena
espressione delle proprie qualità, della lotta all’emarginazione, pari
al piccolo grande passo per l’umanità, diritto fondamentale di tutti.
Si implica che la lingua prima e naturale delle persone che per
sventura nascono o diventano sorde non è quella italiana, non è quella
orale, ma quella dei segni. Come è possibile pensare che, sulla base di
un mero dato fisico un bambino, una persona abbia una lingua diversa da
quella della madre, della famiglia, dei vicini di casa, del proprio
paese, della propria nazione? E non la si chiama violenza questa?
Tutto ciò “in attuazione degli articoli 3 e 6 della Costituzione”.
L’articolo 6 della Costituzione così recita: “La Repubblica tutela con
apposite norme le minoranze linguistiche”.
Le persone sorde sono dunque una minoranza linguistica? Ma come è
possibile essere parte di una minoranza linguistica solo per una
disabilità anzi no, per una caratteristica fisica?
Sorgono dei dubbi a proposito delle rivendicazioni dei diritti dei
disabili. I sordi dunque sono disabili o sono una minoranza
linguistica?
Hanno diritto all’indennità di comunicazione o no? Hanno
diritto all’invalidità civile o no? Secondo tale logica dovremmo dare
l’indennità di comunicazione e l’interprete a scuola e al lavoro e
negli uffici pubblici anche a tutte le altre minoranze linguistiche.
In ultima analisi è solo una la domanda che dovremmo porci: le persone
sorde possono parlare? Sì o no?
No: adoperiamoci tutti perché la LIS sia conosciuta da più persone
possibile.
Sì: a che serve la LIS? A che serve il ddl 831?
www.valentinapaoli.it
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